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Curiosità sulle cose più assurde che accadono e ci sono nel mondo...

Mangiare una mela al mattino invece del caffè, è una soluzione più efficace per svegliarti


Secondo un sondaggio del 2016, il 62% degli atei si sente a disagio quando un cristiano chiede di pregare con loro


Le persone con lesioni del midollo
spinale con conseguente quadriplegia non possono sudare


Gli squali, a differenza dei pesci normali hanno grandi difficoltà a galleggiare perché non hanno la vescica natatoria e quindi per restare a galla sono costretti a nuotare sempre


Nel 2000 la squadra di basket della Spagna alle paralimpiadi ha dovuto riconsegnare tutte le medaglie d’oro perché si scoprì che nessun componente della squadra avesse qualche disabilità


La Regina Cleopatra ha inventato il primo vibratore della storia ai tempi dell’Antico Egitto, nell’anno 54 A.C.

Le prime montagne russe sono state realizzate in Francia, a Parigi nel giardino Beaujou per opera dell’architetto Châtelain


Il primo Sismografo della storia è stato inventato in Cina per opera di Zhang Heng. Questo strumento era formato da un’anfora, otto levette disposte intorno ad essa ed un pendolo


Nel XX secolo, gli scienziati hanno scoperto che con il rubino si riescono a produrre impulsi luminosi milioni di volte più intensi di quelli del sole. Questa scoperta ha permesso la costruzione del primo laser funzionante nel 1960

Si dice che avere un numero dispari di tatuaggi porti fortuna. Questo dipende da un’usanza dei marinai che si facevano un tatuaggio prima di partire verso la rotta, se ne faceva fare un secondo quando arrivava a destinazione ed infine si tatuava il terzo una volta tornato a casa. Avere un numero pari indicava che il marinaio fosse morto durante la missione, per questo si ritiene che porti sfortuna

Negli anni 70, gli uffici postali in alcune città dell’India erano mobili. In Rajasthan venivano usati i cammelli per gli spostamenti, mentre nelle zone montane di Darjeeling in Bengala venivano utilizzati i muli.

Il polpo e il polipo sono due animali molto diversi tra di loro. Il polpo è un cefalopode, possiede otto tentacoli e ha la capacità di cambiare colore molto velocemente invece il polipo è più simile ad un corallo o un anemone, non si muove mai rimanendo aggrappato ad uno scoglio

Quando i peperoncini sono stati introdotti in Giappone nel XVI secolo, non venivano mangiati: venivano inseriti nei calzini per tenere le dita calde

Oltre ad essere in grado di camminare sull’acqua, i ragni sono in grado anche di respirare sott’acqua. Per riuscirci usano una bolla che fa da riserva d’aria, gli studi hanno dimostrato che il ragno riesce ad estrarre aria dall’acqua

In Spagna esiste un locale chiamato Disaster Cafè simula terremoti di 7,8 gradi della scala Richter. Le simulazioni avvengono quando meno te lo aspetti, ed il locale è stato costruito in modo da far avvenire i terremoti in totale sicurezza

Negli anni 20 del XX secolo, l’Italia è stato il primo paese al mondo ad aver costruito un autostrada. La realizzazione è stata fatta dall’ingegnere Piero Puricelli

Esiste una birra creata appositamente per permettere agli astronauti di berla nello spazio. Questa birra viene prodotta dalla 4 Pines Vostok

L’allergia da freddo è una condizione che colpisce circa il 15% della popolazione mondiale. Non si tratta di una vera reazione allergica, tuttavia chi si trova in questa condizione può avere reazioni cutanee con sintomi simili all’allergia.

Quando i peperoncini sono stati introdotti in Giappone nel XVI secolo, non venivano mangiati: venivano inseriti nei calzini per tenere le dita.

La bevanda solitamente ottenuta dalla fermentazione del malto di orzo ed aromatizzata dal luppolo conosciuta con il nome di Birra viene prodotta da migliaia di anni. La prima testimonianza di produzione risale a circa 7000 anni fa

Le acque più antiche del mondo si trovano nell’Oceano Pacifico, hanno una minore concentrazione di ossigeno. Secondo i ricercatori le acque più basse del Pacifico potrebbero avere duemila anni

Il nome del famoso marchio di Champagne francese “Dom Pérignon” deriva dall’abate benedettino che ha inventato questa bevanda: Dom Pierre Pérignon

Il 7 febbraio del 1992 a Maastricht, in Olanda è stato firmato un trattato politico ed economico che ha fatto nascere ufficialmente L’Unione Europea

La città di Napoli e stata fondata dai greci, 4000 anni fa, con il nome di Neapolis, che significa Nuova Città

Halloween è nato nel 4000 aC in Irlanda. Le sue origini sono dovute alla festa celtica di “Samhain” la celebrazione serviva per festeggiare la fine della stagione del raccolto

Gli scienziati hanno sviluppato un vaccino che può ridurre il rischio di overdose fatale a causa degli oppioidi


Il proverbio: " Abbi il coraggio di vivere, a morire sono capaci tutti... !”

 Prossima Settimana, l'Anticiclone accenderà la Primavera, ma le Sorprese non sono finite...

Nel corso della prossima settimana l'anticiclone proverà ad accendere la Primavera dopo il freddo di questi giorni garantendo più sole e temperature in aumento. Attenzione però, come la storia climatologica italiana ci insegna, il mese di Aprile risulta spesso capriccioso con continui ribaltamenti di fronte, ed infatti le sorprese non sono affatto finite con il rischio pure di piogge e temporali su alcune regioni. Dando uno sguardo agli ultimi aggiornamenti meteo possiamo vedere come da Lunedì 4 Aprile l'alta pressione riguadagnerà il suo spazio. Nel corso della prossima settimana l'anticiclone proverà ad accendere la Primavera dopo il freddo di questi giorni garantendo più sole e temperature in aumento. Attenzione però, come la storia climatologica italiana ci insegna, il mese di Aprile risulta spesso capriccioso con continui ribaltamenti di fronte, ed infatti le sorprese non sono affatto finite con il rischio pure di piogge e temporali su alcune regioni. E le sorprese non finiscono qui. Tra Mercoledì 6 e Giovedì 7 il passaggio di un nucleo instabile in arrivo da Ovest innescherà un veloce peggioramento a carico soprattutto del Centro Sud, dove non escludiamo il rischio di qualche rovescio temporalesco. Successivamente l'anticiclone dovrebbe riuscire a riguadagnare campo garantendo una maggior stabilità atmosferica ed un nuovo aumento dei valori termici su tutto il Paese per il resto della settimana. Insomma, andremo a sperimentare il lato più capriccioso della Primavera, fatto di continui cambi del tempo passando dalla pioggia al sole, dal freddo al caldo in pochissimo tempo.

Guerra in Ucraina: 'Putin ha il Gunsliger gait'. Gli esperti spiegano che cos'è e quale malattia nasconde...

E’ da diversi giorni che si vocifera che il presidente russo Vladimir Putin abbia una malattia. Nonostante il Cremlino continui a smentire tutto ciò, pare invece che colui che ha scatenato la terribile guerra in Ucraina abbia il Parkinson. Tra i segni che fanno pensare a questo vi sono sicuramente il viso gonfio e anche la gunsliger gait. Ma cos’è esattamente quest’ultima? Con questo termine si va ad indentificare uno stile di camminata particolare, simile a quella di un pistolero, che prefigurerebbe un segnale della malattia. Ad accorgersene è stato Bas Bloem, professore specialista che ha basato la sua carriera sullo studio del Parkinson. Analizzando attentamente diversi video del leader russo ha affermato: "Per gli esperti di disturbi del movimento come noi, la prima diagnosi che viene in mente osservando l’andatura del presidente, certamente parziale, è il morbo di Parkinson, in cui un'oscillazione del braccio ridotta asimmetricamente è una caratteristica distintiva". “In effetti - ha tuttavia spiegato Bloem - può essere il primo segno di presentazione del morbo di Parkinson, come è stato dimostrato dai video delle partite di calcio giocate dal leggendario centrocampista inglese Ray Kennedy. Solo più tardi questo si è rivelato essere il segno di presentazione del suo morbo di Parkinson", ha aggiunto infine il professore. Ma non è tutto. Oltre all’ipotesi del Parkinson c’è anche un’altra teoria. Gli esperti, che hanno studiato a fondo i movimenti di Putin, si sono imbattuti anche nel manuale di addestramento del Kgb che fornisce istruzioni su come gli operatori avrebbero dovuto muoversi sul campo. Considerando quindi l’addestramento ricevuto da Putin a cavallo degli anni Settanta, i ricercatori si sono chiesti se questa potesse essere la spiegazione dell’andatura del Presidente. Difatti non è da escludere tale ipotesi poiché potrebbe essere frutto di una semplice deformazione professionale."Riteniamo che ci sia un'altra, e forse più plausibile, spiegazione, ovvero un adattamento comportamentale risultante dall'addestramento militare o dell'intelligence", hanno scritto altri esperti. Dunque, le supposizioni sono tante da parte degli esperti ma ad oggi non è possibile avere la certezza di quanto detto. Solo col passare del tempo ci si potrà accorgere se questa sua andatura andrà a peggiorare o meno, in modo tale da capire realmente se si tratta della malattia del Parkinson o no.

Covid Italia, Ricciardi: "Con allentamento restrizioni estate a rischio"

Con l'allentamento delle misure anti Covid che si sta registrando in diversi Paesi europei, "corriamo il rischio, di questo passo, di rovinarci l'estate mentre invece si poteva gestire meglio". Lo ha detto Walter Ricciardi, docente di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica, e consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza per l'emergenza Covid, intervenuto all'inaugurazione dell'anno formativo dell'Alta Scuola di economia e management dei sistemi sanitari della Cattolica (Altems), oggi a Roma. Secondo Ricciardi ci stavamo avviando ad avere di nuovo un'estate buona, ma diverse decisioni, non coordinate a livello europeo, sono state prese dai Paesi dell'Unione, come l'Austria, che ha tolto diversi obblighi, "la Francia che sospende il Green pass e da noi si è accusati di dittatura sanitaria per tenerlo. E' estenuante". "Eppure è chiaro che se si apre la circolazione, per esempio sospendendo tutte le misure, come ha fatto la Gran Bretagna, c'è di nuovo un aumento dei casi", ha aggiunto sottolineando che l'Agenzia per il controllo delle malattie, l'Ecdc, dovrebbe condividere "non solo i dati ma anche le azioni". Per Ricciardi "la sfida continua perché, nonostante stiamo al terzo anno di pandemia, le lezioni, anche le più banali, non sono state imparate. Proprio ieri tutti gli Sati Uniti hanno tolto la mascherina dai luoghi chiusi. E' chiaro che è una mossa sucida". Gli Stati Uniti, ha ricordato, sono "un Paese che ha avuto per la pandemia un milione di morti. Più della prima e della seconda guerra mondiale, della guerra nel Vietnam e della Corea messe insieme. Di queste morti, 850mila erano prevenibili perché erano persone non vaccinate. E' chiaro che rimettere in moto un meccanismo di contagio, con Omicron 2 che è una variante immediatamente contagiosa, non è la strada migliore. Questo esempio ci fa capire quanto è difficile imparare le lezioni, nonostante in quel Paese ci siano ancora tra 1.500 e i 2.000 morti al giorno. Ogni famiglia verrà prima o poi interessata da una morte di Covid". Poi una stoccata all'Ema. Durante la pandemia "l'Ema è stata incredibilmente lenta rispetto all'americana Fda: quando approvava l'agenzia statunitense dopo un mese approvava l'Agenzia europea del farmaco (Ema). Ma se i dati sono gli stessi c'è bisogno di un mese per approvare un vaccino o un farmaco? ". "Serve essere più veloci', ha aggiunto Ricciardi che ha accolto positivamente le parole di Sandra Gallina, director General for Health and Food Safety, European Commission, che nel suo messaggio all'evento ha parlato di volontà di potenziamento dell'Ema.

Russia e il rischio default, cosa accadrebbe in quel caso

Con la prosecuzione dell’aggressione della Russia ai danni dell’Ucraina e le sanzioni perpetrate dai Paesi occidentali ai danni del Cremlino, il Paese di Putin rischia il default. Guerra in Ucraina, il rischio default per la Russia di Putin. Sono ormai passati più di 20 giorni dall’inizio delle operazioni militari della Russia in territorio ucraino. La guerra in Ucraina, voluta da Putin, ha di fatto isolato Mosca dal resto del mondo, con i Paesi occidentali che, non potendo entrare direttamente in guerra per evitare il terzo conflitto mondiale, stanno colpendo la Russia con delle sanzioni economiche. Per questi motivi il Paese di Putin sarebbe in gravi difficoltà finanziarie e secondo quanto appreso dall’agenzia Fitch, il default di Mosca è dietro l’angolo. Il default e la ristrutturazione del debito Uno Stato va in default quando non è più in grado di pagare i debiti in termini di pagamento degli interessi o di rimborso del capitale. Secondo ‘La Repubblica’, in quel caso partirebbero le negoziazioni con gli obbligazionisti per la ristrutturazione del debito. Allo stato attuale delle cose però sembra difficile che si possa trovare un accordo che soddisfi tutte le parti in causa. Ricordiamo che in questo momento sono stati congelati alla Russia ben 640 miliardi di dollari di riserve internazionali in valuta estera. Il default quindi è davvero possibile, se non probabile. Una situazione che porterebbe ad un’esclusione dello Stato dai mercati dei capitali.

Cosa c'entra la guerra in Ucraina con pane e dolci in Italia

La guerra nel cuore del Vecchio Continente sta apportando serie conseguenze anche in Italia. Le bollette aumentano e la benzina subisce una brusca impennata, dolorosissima per le tasche degli italiani. Ma il conflitto in Ucraina coinvolge persino pane e dolci: per quale motivo?Guerra in Ucraina, l’Italia resta senza pane e dolci?
Se agli inizi del Novecento l’Ucraina era soprannominata “granaio d’Europa”, un motivo ci sarà. Il Paese, infatti, è ancora oggi uno dei maggiori esportatori al mondo di cereali, il quinto dopo Russia, Stati Uniti, Canada e Francia. In seguito allo scoppio della guerra, l’approvvigionamento di grano, mais e orzo, prodotti indispensabili per la produzione di pane, pasta, dolci e mangimi per animali, si fa sempre più difficile. Lo ha spiegato Ivano Vacondio, imprenditore 69enne che guida la Molini Industriali di Modena, azienda leader nella produzione di farine, e presidente di Federalimentare. Un settore in crisi: “I contadini hanno parcheggiato i trattori” Intervistato da Fanpage.it, Vacondio ha dichiarato: “I contadini hanno parcheggiato i trattori e imbracciato i fucili. Inutile negarlo, la situazione è molto critica: l’Ucraina era il nostro primo fornitore di girasoli, un prodotto indispensabile soprattutto per l’industria dolciaria. Con la guerra, però, gli agricoltori sono costretti a saltare la fase della semina, che si sarebbe dovuta svolgere proprio in queste settimane, con le conseguenze del caso anche per i prossimi raccolti di tutti cereali”. Poi ha spiegato: “Da tempo, comunque, l’approvvigionamento di grano, girasoli, mais, orzo dai Paesi che hanno porti sul Mar Nero – Russia e Ucraina – era molto complicato, perché da lì le navi non possono salpare e consegnare nei porti italiani, soprattutto quelli del sud. Gli effetti negativi ricadranno sul 70% delle industrie italiane che si occupano della produzione di cibo”. Tra i mercati alternativi, “per fortuna c’è la Romania, ma non basta. Ci sono gli Stati Uniti, ma con loro il problema si complica perché per organizzare navi cariche di cereali dall’America servono almeno due mesi. Infine, c’è la Francia, grande esportatore ma quest’anno con un problema di qualità a causa delle piogge. Per quanto riguarda il grano duro le difficoltà perdurano da mesi e dipendono soprattutto dai fenomeni climatici che ha messo in ginocchio le coltivazioni in Canada”. Poi ha ricordato che “circa il 10% dei cereali venivano importati anche dalla Russia”. Il Paese, infatti, “era molto importante soprattutto per le aziende del Sud Italia, quelle che ricevevano la materia prima prevalentemente via nave. Non possiamo nascondere che le sanzioni imposte a Mosca peggiorano ulteriormente la situazione”. Quindi ha annunciato: “Impossibile fornire una stima esatta, ma sicuramente gli aumenti ci saranno, saranno a doppia cifra e ricadranno anche sui consumatori“.

Spazio: ESA: molto improbabile lancio ExoMars nel 2022

Roma - "Deploriamo le vittime umane e le tragiche conseguenze della guerra in Ucraina. Stiamo dando priorità assoluta all'adozione di decisioni adeguate, non solo per il bene della nostra forza lavoro coinvolta nei programmi, ma nel pieno rispetto dei nostri valori europei, che hanno sempre plasmato radicalmente il nostro approccio alla cooperazione internazionale". Così l'Agenzia spaziale europea in una nota diffusa a seguito di una riunione avuta oggi con gli Stati membri. "Stiamo attuando pienamente le sanzioni imposte alla Russia dai nostri Stati membri. Stiamo valutando le conseguenze su ciascuno dei nostri programmi in corso condotti in collaborazione con l'agenzia spaziale statale russa Roscosmos - dichiara l'ESA - e allineiamo le nostre decisioni alle decisioni dei nostri Stati membri in stretto coordinamento con partner industriali e internazionali (in particolare con la NASA sulla Stazione spaziale internazionale)". "Per quanto riguarda la continuazione del programma ExoMars", missione in cooperazione con l'agenzia spaziale russa Roscosmos, "le sanzioni e il contesto più ampio - scrive l'ESA - rendono molto improbabile un lancio nel 2022. Il direttore generale dell'ESA analizzerà tutte le opzioni e preparerà una decisione formale sulla via da seguire da parte degli Stati membri dell'ESA". "Per quanto riguarda la campagna di lancio della Soyuz dallo spazioporto europeo di Kourou, - dichiara ancora l'Agenzia spaziale europea - prendiamo atto della decisione di Roscosmos di ritirare la sua forza lavoro da Kourou. Di conseguenza, valuteremo per ogni payload istituzionale europeo sotto la nostra responsabilità l'appropriato servizio di lancio basato in particolare sui sistemi di lancio attualmente in funzione e sui prossimi lanciatori Vega-C e Ariane 6". "L'ESA - conclude la nota - continua a monitorare la situazione a stretto contatto con i suoi Stati membri".

L’orologio che segna la fine del mondo si trova a Roma: quanto tempo abbiamo...

L’orologio che segna la fine del mondo si trova a Roma: quanto tempo abbiamo. Oltre che sulla crisi dell'Ucraina, i riflettori di tutto il mondo sono accesi sul cambiamento climatico e tra le iniziative per sensibilizzare c'è anche il "Climate Clock", l'orologio che indica quanto tempo rimane prima di superare la temperatura del pianeta fissata dagli scienziati e correre irrimediabilmente verso la 'fine del mondo'. Oltre che sulla crisi dell'Ucraina, i riflettori di tutto il mondo sono accesi sul cambiamento climatico e tra le iniziative per sensibilizzare c'è anche il "Climate Clock", l'orologio che indica quanto tempo rimane prima di superare la temperatura del pianeta fissata dagli scienziati e correre irrimediabilmente verso la 'fine del mondo'. Climate Clock: l'orologio che parla di fine del mondo L'orologio è stato pubblicato online a partire dal 2015 e viene periodicamente aggiornato in base agli studi climatici. Aggiornato di tanto in tanto sulla base dei nuovi studi, tra cui il Sixth Assestment Report delle Nazioni Unite, i dati non sono affatto rassicuranti.Le informazioni segnate dall'orologio sono preoccupanti. Rispetto all'epoca preindustriale, la temperatura è salita di +1,237 gradi. Secondo i dati e i contatori aggiornati, intorno al 21 luglio 2029, quindi tra poco più di sette anni, verrà superata la fatidica soglia di 1,5 gradi, con conseguenze disastrose su scala mondiale per tutti gli ecosistemi.
L'orologio installato a Roma - In occasione della giornata mondiale dell'ambiente, nel giugno 2021 a Roma è stato installato un orologio gigante: l'iniziativa è già presente anche in altre città: New York e Glasgow. Il "climate clock" italiano si trova in Via Cristoforo Colombo a Roma e segna il tempo che ci rimane per sconfiggere il riscaldamento globale: ci restano sette anni e qualche mese. Tutto dipenderà dalle decisioni che verranno prese dai vari Stati del mondo, compresa l'Italia. Lo scopo è frenare l'aumento della temperatura media della Terra. L'installazione serve per sensibilizzare le persone sul tema così delicato. L'orologio segna anche la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili in tutto il mondo

Scoperto un buco nero "nascosto" da una nube di polvere cosmica

È stata osservata una nube di polvere cosmica al centro della galassia Messier 77 che nasconde al suo interno un buco nero supermassiccio. È stato possibile grazie al Very Large Telescope Interferometer (VLTI) dello European Southern Observatory (ESO) in collaborazione con l'Università di Leiden, nei Paesi Bassi. I risultati, pubblicati su Nature, hanno confermato le previsioni fatte circa 30 anni fa e stanno offrendo agli astronomi nuove informazioni sui "nuclei galattici attivi", alcuni degli oggetti più luminosi ed enigmatici dell'Universo. I nuclei galattici attivi (AGN) sono sorgenti estremamente energetiche alimentate da buchi neri supermassicci e che si trovano al centro di alcune galassie. Questi buchi neri si nutrono di grandi volumi di polvere e gas cosmici. Prima di essere divorato, questo materiale si muove a spirale verso il buco nero e nel processo vengono rilasciate enormi quantità di energia, spesso eclissando tutte le stelle della galassia. Effettuando osservazioni straordinariamente dettagliate del centro della galassia Messier 77, noto anche come NGC 1068, Ga'mez Rosas, dell'Universita' di Leiden, e il suo team hanno rilevato uno spesso anello di polvere cosmica e gas che nasconde un buco nero supermassiccio Questa scoperta fornisce prove vitali a sostegno di una teoria vecchia di 30 anni nota come Modello Unificato degli AGN. Gli astronomi avevano già trovato alcune prove a sostegno del Modello Unificato, incluso l'individuazione di polvere calda al centro di Messier 77. Tuttavia, rimanevano dubbi sul fatto che questa polvere potesse nascondere completamente un buco nero e quindi spiegare perche' questo AGN brillasse meno nella luce visibile rispetto ad altri. Le osservazioni sono state rese possibili grazie al Multi AperTure Mid-Infrared SpectroScopic Experiment (Matisse) montato sul VLTI dell'ESO, situato nel deserto di Atacama in Cile. 'Matisse' ha combinato la luce infrarossa raccolta da tutti e quattro i telescopi da 8,2 metri del VLT (Very Large Telescope) dell'ESO utilizzando una tecnica chiamata interferometria. Il team ha utilizzato 'Matisse' per scansionare il centro di Messier 77, situato a 47 milioni di anni luce di distanza nella costellazione della Balena.

Quando finisce il Covid? L'Oms fissa la data chiave: nuovo annuncio

Quando finisce il Covid? In molti se lo chiedono, mentre i contagi rallentano e le restrizioni vengono ridotte. A dare una possibile risposta è stata l'Oms, Organizzazione mondiale della Sanità. La fase acuta della pandemia di coronavirus potrebbe finire entro la metà dell'anno, se il 70% della popolazione mondiale sarà vaccinata. Lo ha detto il capo dell'Oms, Tedros Adhanom, in un briefing dal Sudafrica. La data chiave, quindi, è fissata a metà 2022. Intanto in Italia il ritorno alla normalità, seppur lento, è cominciato. L'ultima ordinanza entrata in vigore oggi, firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, dispone la fine dell'obbligo delle mascherine all'aperto ma bisognerà portarle con sé ed indossarle in caso di affollamenti. Rimane, comunque, l'obbligo fino al 31 marzo, di indossare le mascherine nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private. "Fino al 31 marzo 2022 è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale - si legge nell'ordinanza pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (articolo 1) - di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private. Fermo restando quanto diversamente previsto da specifiche norme di legge o da appositi protocolli sanitari o linee guida, nei luoghi all'aperto è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti".

Vaccini, richiami dal prossimo autunno: come funzioneranno e chi li riceverà

Con la durata illimitata del green pass per i vaccinati con terza dose e il possibile addio al certificato in estate annunciato dal ministro Garavaglia, sono in molti a chiedersi se dovremo fare altri richiami nel prossimo autunno e, se sì, come funzioneranno: a fornire delucidazioni è stato il direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco Nicola Magrini. Vaccini, richiami nel prossimo autunno: parla Magrini In un’intervista rilasciata alla trasmissione di Rai 3 Elisir, l’esperto ha annunciato che non è attualmente prevista una quarta dose nei prossimi mesi. Ciò che secondo lui è più plausibile è che ci si avvii verso “un richiamo che auspichiamo annuale” come accade per l’antinfluenzale. La prospettiva più realistica è dunque quella che si vada verso la somministrazione, ogni autunno, di una dose di vaccino contro il Covid per sollecitare la risposta immunitaria dell’organismo. Magrini ha inoltre ricordato che l’efficacia dei vaccini contro il Covid è stata superiore a quella prevista (95%) nel primo trimestre di utilizzo reale. Poi c’è stata una graduale e lenta perdita di efficacia nel secondo trimestre, cosa che ha reso necessaria l’effettuazione della terza dose. Nei giorni precedenti anche Marco Cavaleri, responsabile dei vaccini e prodotti terapeutici dell’Agenzia Europea dei Medicinali, aveva escluso l’ipotesi di un secondo booster per la mancanza di dati sufficienti a raccomandarlo alla popolazione generale. Il sottosegretario alla Salute Sileri aveva aggiunto che un’ipotetica quarta dose potrebbe servire esclusivamente ai soggetti fragili.

Auto con targa estera? Rischi una multa fino a 3500 euro

Nuove norme in arrivo per i proprietari di auto con targa estera. In base alla legge europea approvata definitivamente dalla Camera lo scorso 21 dicembre e approdata in un nuovo articolo del Codice della Strada, il 93-bis, infatti, tutte le persone, anche straniere, con residenza anagrafica in Italia e un'auto con targa estera, hanno tre mesi di tempo per mettersi in regola e aderire all'obbligo di targa italiana, pena multe salatissime. Il 93-bis, in realtà, interessa non solo le auto ma anche tutti i motoveicoli e i rimorchi immatricolati in uno Stato estero e condotti da residenti in Italia.La novità principale dell'articolo, come spiega Il Sole 24 Ore, riguarda proprio l’estensione del periodo minimo di residenza necessario a rientrare nella regolamentazione della circolazione: adesso ci vogliono almeno 3 mesi di residenza anagrafica in Italia prima di essere obbligati a immatricolare il veicolo con targa nazionale. Per i trasgressori sono previste multe da un minimo di 712 euro ad un massimo di 3.558 euro.La rimodulazione del Codice della Strada, continua Il Sole 24 Ore, si inserisce così nel quadro di "lotta ai furbetti" messa in atto con forza a partire dal 2011, quando alcuni italiani hanno iniziato a circolare con una targa estera per evitare di pagare le tasse di iscrizione al Pra, il bollo di proprietà e l'assicurazione Rc auto.

La truffa per intascare i soldi del Superbonus

Avevano incassato 110 milioni di euro per lavori in regime di Superbonus mai eseguiti. La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo d'urgenza nei confronti di un Consorzio operante nel settore, nonché perquisizioni e sequestri nei confronti di altre persone che, a vario titolo, possono esser coinvolte nell'illecito. In totale sono state eseguite attività di perquisizione e sequestro presso le residenze di 21 persone fisiche, le sedi di 3 enti/società nonché sequestri preventivi di crediti presso 16 tra istituti finanziari, società e persone fisiche. L'inchiesta nasce da da un'analisi di rischio sviluppata dall'Agenzia delle Entrate – Divisione Contribuenti – Settore Contrasto Illeciti. Così è emerso un sistema fraudolento. Il Consorzio, per i pm, attraverso una rete di procacciatori di clienti, si proponeva a privati intenzionati a effettuare i lavori rientranti nell'applicazione del superbonus, facendo stipulare loro dei contratti per appalto lavori con cessione del credito d'imposta e chiedendo la consegna della documentazione necessaria, salvo interrompere subito dopo i rapporti o eseguire solo attività di carattere burocratico. Ricevuti i contratti, il Consorzio emetteva fatture per operazioni inesistenti nei confronti dei privati committenti in cui si faceva riferimento a uno stato di avanzamento lavori per una percentuale non inferiore al 30% (percentuale minima richiesta per vantare la cessione del credito d'imposta); i lavori non erano mai eseguiti, nonostante le correlate successive cessioni di crediti a favore del Consorzio, precedute dalla comunicazione dei commercialisti che apponevano il visto di conformità. Le prescritte asseverazioni tecniche sui lavori svolti dal Consorzio, rilasciate da professionisti abilitati, presentavano rilevanti anomalie, evidenziate dall'Enea. Il Consorzio così ha accumulato benefici per oltre 109 milioni di euro di crediti d'imposta da dicembre 2020, poi ceduti a intermediari finanziari, ottenendone la monetizzazione, per un importo di oltre 83 milioni di euro. Eseguiti decreti di perquisizione e sequestro così da interrompere la circolazione dei crediti, individuare i responsabili e consentire ai cittadini coinvolti di adottare iniziative legali a propria tutela. Il provvedimento ha riguardato il Consorzio e i componenti del consiglio di amministrazione, i cessionari finali dei crediti, gli intermediari nonché professionisti tra Abruzzo, Calabria, Campania,Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto.


APRILE

Aprile è il quarto mese dell'anno in base al calendario gregoriano, e il secondo della primavera nell'emisfero boreale, dell'autunno nell'emisfero australe, conta 30 giorni e si colloca nella prima metà di un anno civile. Il clima di aprile si presenta, di solito più mite, con giornate più lunghe ed esposte alla luce solare, ma con un'elevata pioviosità, tanto che un antico proverbio recita: “Quando tuona d'aprile buon segno per il barile”. Nella civiltà contadina un aprile abbastanza piovoso significava ottenere un abbondante raccolto Perché aprile ha 30 giorni? Il motivo per cui oggi aprile dura 30 giorni e marzo 31 è legata ai cosiddetti “Giorni della Vecchia” o “Giorni Imprestati“. Sono proprio le ultime tre giornate di marzo, cioè il 29, il 30 e il 31, durante i quali solitamente c'è un ritorno del freddo. Si considerano i giorni più freddi della primavera.  


LA LUNA DI MARZO   

16/04/2022

Luna piena

9/04/2022

Primo quarto

1/04/2022

Luna  nuova
23/04/2022

 Ultimo quarto


Arriva il "Final Warming": cos'è e quali saranno le conseguenze in Italia

Nei prossimi giorni si verificherà un potente final warming sopra al Polo Nord: si tratta di un anomalo riscaldamento della stratosfera che provocherà la frantumazione del Vortice Polare in più parti. Queste tipo di dinamiche sono in grado di stravolgere il clima in breve tempo, con effetti anche sul nostro Paese. E attenzione, secondo l'ultima tendenza appena arrivata, dopo il gran freddo torneranno le perturbazioni che ci accompagneranno fino alla fine di marzo dopo un lungo periodo siccitoso.
È possibile che il prossimo evento di riscaldamento stratosferico atteso entro l'inizio della Primavera (20 marzo) diventi quello che è noto come un riscaldamento stratosferico finale (Final Stratwarming), noto anche come grande riscaldamento stratosferico improvviso finale (major final warming, MFW).
Di cosa si tratta? Nel concreto è come una sorta di passaggio della stratosfera in "modalità estiva", ovvero quella situazione per cui il Vortice Polare si dissipa e si sviluppano le easterlies (i venti con moto retrogrado, da est verso ovest, lungo la circonferenza del pianeta, sopra i 5 Km di altitudine, alle medie-alte latitudini, che persiston
o fino a fine agosto/inizio settembre quando il vortice torna ad approfondirsi).
Si tratta dunque di un normale "decadimento stagionale", più semplicemente dovuto alle implicazioni termodinamiche, ovvero come conseguenza della radiazione solare che ritorna e riscalda la regione polare.
Tutto ciò si traduce in un intenso riscaldamento della stratosfera terrestre, proprio sopra la regione artica, nell'ordine anche di 40°C nel giro di pochissimi giorni. Tale riscaldamento, una volta attivatosi, tende gradualmente a espandersi verso l'alta troposfera, con ripercussioni sul Vortice Polare nell'arco circa di 2-4 settimane: il settore troposferico immediatamente inferiore, infatti, viene costretto a deformarsi (dislocazione del vortice polare) o addirittura a suddividersi in 2-3 minimi distinti (SPLIT del vortice polare, rottura), i quali poi viaggiano in parte verso le medie latitudini, provocando ondate di freddo fin nel cuore del Vecchio Continente e quindi anche sul nostro Paese.
EFFETTI in ITALIA - Dopo tante settimane di dominio anticiclonico sull'Europa centro-occidentale, proprio tra marzo e aprile qualcosa potrebbe sbloccarsi a livello atmosferico: le condizioni meteo potrebbero subire un deciso scossone freddo e a tratti perturbato. Un nuovo flusso di aria molto fredda dalla Russia è destinato a provocare un repentino abbassamento delle temperature che rischierebbero di portarsi di diversi gradi sotto le medie climatiche di riferimento.
E attenzione, non è finita qui: allargando il nostro sguardo all'interno emisfero possiamo vedere come intorno alla data dell'equinozio (20 marzo) potrebbe riaprirsi la famigerata Porta dell'Atlantico: nel gergo meteorologico questo termine sta a significare che non vi sono ostacoli per le perturbazioni in discesa appunto dall'Oceano affinché possano arrivare sul nostro Paese, portando di conseguenza fasi meteo decisamente piovose per molte regioni italiane. La conseguenza più diretta sarebbe quella di avere un surplus di precipitazioni, specie al Centro Nord, come non accade ormai da diverse settimane.
Lo scontro tra queste masse d’aria così differenti potrebbe provocare inoltre abbondanti nevicate sull'arco alpino e sugli Appennini con fiocchi fino a bassa quota. Su questo aspetto però avremo modo di ritornare nei prossimi aggiornamenti per capire meglio l'entità della massa fredda in ingresso e la sua durata.

 


 


 

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