S ono una regione storica del Piemonte, situata a cavallo delle province
di Cuneo e Asti, confinante con altre regioni storiche del Piemonte,
ossia il Monferrato e il Roero, e costituita da un esteso sistema
collinare definito dal corso dei fiumi Tanaro, Belbo, Bormida di
Millesimo e Bormida di Spigno. Essa si pu� suddividere in:
Bassa Langa: zona
compresa fra il Tanaro a nord e il Belbo a sud, con quote genericamente
inferiori ai 600 m; � la zona dell'Albese, dei vini e del tartufo
(rinomato il bianco di Alba).
Alta Langa: � la zona al
confine con la Liguria, con quote massime sui 750 m e un picco di 896 m
nel comune di Mombarcaro; qui dominano i boschi e la coltivazione della
pregiata variet� di nocciole "tonda gentile delle Langhe"
Langa Astigiana: zona
nel sud della provincia di Asti, con Canelli a nord e il fiume Bormida
di Spigno ad est, con un picco di 851 m nel comune di Serole.
Il 22 giugno 2014, durante la 38� sessione del comitatoUNESCO a Doha, le Langhe sono state ufficialmente incluse, assieme a
Roero e Monferrato, nella lista dei beni del Patrimonio dell'Umanit�.

E' una regione geografica del Piemonte,
situata nella parte nord-orientale della provincia di Cuneo. Prende il
nome dalla famiglia omonima - ovvero quella dei Roero � che a partire
dal periodo medioevale e per vari secoli ha dominato su questo
territorio.
Il territorio al pari delle
vicine Langhe � anche nota meta turistica in ambito eno-gastronomico e
culturale per i tanti castelli e antichi borghi che costellano il suo
piccolo territorio

Area gi� abitata in epoca romana, per le fiorenti viticulture qui
impiantate, il Roero � per� terra spartita tra le diverse fazioni
operanti in Piemonte nel Medioevo. Gli Aleramici, che in queste terre si
scontravano con le truppe di Asti ed Alessandria, possedevano alcuni
castelli sparsi sulle rocche. Anche il ramo aleramico dei marchesi di
Saluzzo aveva degli avamposti nella zona. La storia del Roero si collega
con la storia delle Casane astigiane che dominarono su queste rocche e
imposero il loro nome a questo territorio. All'interno di queste casane,
particolare influenza ebbe la famiglia che ha dato il nome alla zona, la
famiglia dei Roero. La cultura del Roero � principalmente legata alla
terra e ai suoi prodotti, in particolare al vino, ai tartufi, alle
nocciole e al miele, e alle sue tradizioni contadine. La storia
millenaria propone anche testimonianze d'arte, soprattutto affreschi.
Tra le manifestazioni culturali degne di nota: il premio giornalistico
del Roero[6] e il premio letterario Carlo Cocito, dedicato al poeta
locale Carlo Cocito (1900-1983).
Prof
Achille Mario e Giulio Cesare DogliottI
Achille
Mario Dogliotti fu tra i pionieri della cardiochirurgia
in Italia, fondando un Centro di chirurgia cardiaca a Torino intitolato
ad Alfred Blalock e contribuendo a perfezionare l'applicazione del
cuore-polmone artificiale per la circolazione extracorporea (fu fra i
primi al mondo ad utilizzare questa tecnica), dell'ipotermia controllata
e di tecniche cardiochirurgiche originali.
Giulio Cesare Dogliotti
- Autore di numerosi studi riguardanti una estrema variet� di
argomenti, tanto che riesce difficile operare una sintesi critica
dell'opera scientifica sua personale e della scuola da lui diretta. La
cardiologia fu uno degli argomenti ai quali si dedic� con maggiore
interesse.
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GLI STEMMI
Torino protagonista delle Olimpiadi, la
piccola Parigi con le sue vie, le sue piazze, i caff� storici e i mille
monumenti. C��, per�, un altro Piemonte da scoprire�
Alle Langhe non si pu� opporre
resistenza, vi invitiamo a vivere i nostri luoghi ricchi di storia e
mistero, a gustare non solo i piatti tipici di cui le nostre colline
abbondano, ma l�atmosfera magica che questa terra sa trasmettere. I
numerosi borghi ornano le dolci colline come un filo di perle orna il
collo di una bella donna.
Cosa fare se non regalarsi un�esperienza che
permette di immergersi nel cuore della tradizione, dell�autenticit� e
genuinit� di questa terra.
Vogliamo semplicemente raccontarvi la nostra gente, la nostra storia e
cultura, e ancora la nostra cucina.
Parlare di cucina nelle Langhe e Roero vuol
dire iniziare un viaggio dentro un viaggio, incontrando piatti che
dischiudono prospettive di tempo e suggeriscono immagini di luoghi; i
sapori gli odori, sembra quasi di sentirli nella loro essenza�
Il neolitico arriva nel corso
del V millennio a.C. Nell'et� del ferro dominano le trib� Liguri degli
Epanteri e degli Stazielli, che, in seguito alle migrazioni galliche,
formano la cultura celtoligure. Furono sottomessi dai romani nel 179 a.C.,
ma solamente con Augusto si pu� parlare di un vero processo di
romanizzazione.
Durante il periodo
carolingio fanno parte della Marca Aleramica, il cui primo titolare,
Aleramo, contribu� a liberare il Piemonte e la Liguria di Ponente dai
pirati musulmani. Alcuni territori rimasero in diretto possesso degli
Aleramici sotto l'autorit� del Senato di Milano fino al XVIII secolo,
quando passarono al Ducato di Savoia col trattato di Utrecht (1713) al
termine della guerra di successione spagnola.
Tra il XIX secolo e l'inizio
del successivo, le Langhe conobbero un forte degrado e un'estrema
povert� (come ci raccontano le testimonianze raccolte da Nuto Revelli ne
Il mondo dei vinti), seguito da un progressivo spopolamento a favore
delle citt� industriali (soprattutto Torino e Savona).
Altre testimonianze
interessanti si trovano nelle opere di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio.
Nel corso degli anni novanta, un rinnovato interesse per il mondo
agreste, ha portato alla ristrutturazione (spesso operata da stranieri)
di cascine e castelli, riconvertiti in agriturismi, bed and breakfast e
musei etnografici; all'investimento in produzioni agricole d'eccellenza
e all'interesse per il turismo. Oggi l'Albese � una zona ricca e
competitiva.

I vini che meritano di essere
tenuti in debita considerazione, soprattutto per le loro riconoscibili
ed uniche espressioni organolettiche.
Visita le cantine, respira
l�odore del mosto, passeggia nei vigneti e riscopri l�autenticit� di
questo territorio.
Barolo, Barbaresco, Nebbiolo d�Alba, Roero, Roero Arneis, Asti, Alta
Langa, Barbera d�Alba, Dolcetto d�Alba, Dolcetto di Diano d�Alba,
Dolcetto di Dogliani...
...tutti nettari che dopo
attente degustazioni sanno offrirti una singolare personalit� e sono la
testimonianza pi� autentica della tradizione e della vinicola di questa
terra.
La nocciola
tonda gentile delle Langhe...
Dal punto di vista
classificativo la nocciola della variet� Tonda Gentile delle Langhe
appartiene alla specie Corylus avellana che, tra quelle comprese nel
genere Corylus, si distingue insieme alla Corylus maxima per la discreta
pezzatura dei frutti. Per questa ragione risulta adatta al consumo ed �
diffusamente coltivata.
Il nocciolo si caratterizza tra le piante da frutto per l�estrema
ricchezza della variet�, la maggior parte delle quali sembra si siano
spontaneamente selezionate adattandosi a specifiche aree geografiche. La
stessa Tonda Gentile delle Langhe pare pi� probabile che derivi da
incroci tra specie selvatiche ancora oggi abbondantemente presenti sul
territorio, piuttosto che da una mutazione genetica, come talvolta �
stato sostenuto.
Fin dalla met� dell�800 ci sono testimonianze che attestano la
coltivazione della nocciola in Langa, ma il sistema promiscuo con altre
colture aziendali rendeva la produzione estremamente limitata, destinata
quasi esclusivamente all�autoconsumo oppure a piccole attivit�
artigianali di pasticceria.
Attualmente la provincia di Cuneo detiene in Piemonte il primato della
superficie coltivata a nocciolo in coltura principale, ma spesso essa
viene accostata come regime complementare ad altre colture pregiate,
quella della vite in particolare.
E� stato il decreto ministeriale 2 dicembre 1993 a riconoscere
l�Indicazione Geografica Protetta con la denominazione di Nocciola
Piemonte.
Naturalmente si intende quale nocciola ideale quella pi� apprezzata dal
mercato e dal momento che viene destinata al consumo diretto soltanto
una quota inferiore al 10% della produzione nazionale, ne consegue che
gli standard qualitativi ottimali sono quelli richiesti dalle industrie
alimentari e dolciarie
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Sulle
tracce della natura...
Tranquillit� e naturalit� sono le parole d�ordine dell�itinerario che
invita alla scoperta della nocciola con una serie infinita di borghi dal
fascino suggestivo: Castino, Perletto, Cortemilia con la sua cilindrica
torre e l�antica Pieve di Santa Maria, Gottasecca, Saliceto con il
rinascimentale castello e gli straordinari affreschi gotici di San
Martino di Lignera, Monesiglio, Gorzegno, Prunetto, Levice e Bergolo il
paese di pietra, famoso per Cant� Magg.
Sulle tracce del barbaresco e del moscato...
Seguendo, invece, il filo del racconto Il Partigiano Johnny, valgono una
sosta il comune di Treiso, Barbaresco con la sua rossa torre e Neive
perfetto nel suo centro storico. Dopo questi luoghi il viaggio pu�
continuare verso le valli della nocciola e delle colline del Moscato.
Sar� interessante scoprire Neviglie, Mango, sede dell�Enoteca Regionale
del Moscato, Castiglione Tinella e Santo Stafano Belbo, paese natale di
Cesare Pavese. .
Il
Tartufo Bianco d�Alba
I tartufi sono il corpo fruttifero (sporocarpo o ascocarpo) di funghi
che compiono il loro intero ciclo vitale sottoterra (funghi ipogei).
Sono formati da una parete esterna detta peridio, di aspetto liscio o
sculturato, di colore chiaro oppure scuro e da una massa interna, la
gleba, di colore variabile dal bianco al marrone, al grigio, al rosa, al
nero, percorsa da venature pi� o meno ampie e ramificate che delimitano
degli alveoli in cui sono immerse molte grosse cellule (gli aschi) che
contengono le spore. Le caratteristiche morfologiche del peridio, della
gleba, degli aschi e delle spore, sommati alla dimensione e ai caratteri
organolettici, permettono l�identificazione della specie di tartufo.
Formaggi
d�autore...
Il formaggio � una risorsa importante del bacino enogastronomico di
Langa e Roero. I formaggi, per loro natura, si distinguono per l�unicit�
del prodotto.
Ogni produttore di questa
terra marchia il proprio formaggio con sfumature di sapori da ricercare
con calma, mentre si scopre un territorio sempre diverso, tra vigneti,
prati e boschi, popolato da gente legata a tradizioni antiche e ancora
vive.
In forte crescita �
l�interesse per questo territorio che non � pi� collina, ma ancora non
conosce le asprezze della montagna, ricco di spunti per camminate e
momenti di relax nella natura.
Sempre pi� articolata �
l�offerta del turismo enogastronomico legato al formaggio: piccoli
caseifici a conduzione familiare, osterie che curano con sapienza gli
assaggi di formaggi, negozi di prodotti tipici immersi nel verde dei
pascoli sono i punti di forza di un sistema turistico in continua
espansione.
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