...  BENVENUTI  NEL  COMUNE  DI  BRUSASCO  ...

...  I COMMERCIANTI  E  GLI  ARTIGIANI  VI  DANNO IL BENVENUTO ,,,  CLICCATE  QUI  PER CONOSCERLI

 

 

...  COME  ARRIVARE  ...

IN AUTO: Autostrada Torino Milano; uscita Cigliano quindi si prosegue per Crescentino e dopo il ponte sul Po per Brusasco.

Da Chivasso  si svolta verso sinistra sulla S.S. 590 per Casale. All'incrocio di San Sebastiano Po con la S.S 458 per Asti si prosegue fino a Cavagnolo dove, all'incrocio principale si svolta a sinistra ritrovandosi automaticamente sul corso principale di Brusasco.

IN TRENO : Ferrovia Chivasso Asti, stazione Cavagnolo Brusasco

IN AUTOBUS : AUTOLINEA Satti Torino - Valle Cerrina: fermata Brusasco.

IN TRENO : Ferrovia Chivasso Asti, stazione Cavagnolo Brusasco

IN AUTOBUS : AUTOLINEA Satti Torino - Valle Cerrina: fermata Brusasco.

...  LE  CHIESE  ...

CHIESA CIMITERIALE DI SAN PIETRO (XI secolo)

E’ la chiesa piu’ antica di Brusasco e puo’ essere considerata una delle piu’ importanti testimonianze del romanico piemontese. Nel 1753 e’ stata dedicata ai SS. Pietro e Paolo. La facciata, inizialmente spoglia, venne arricchita alla fine del 1800 con quattro statue raffiguranti i santi Pietro, Paolo, Grato e Francesco. Costruita intorno all’anno Mille su una preesistente struttura del V - VI secolo, essa ne ha inglobato diverse parti, alcune delle quali ancora visibili.

Parrocchiale fino al 1592, dopo un periodo di abbandono, negli anni sessanta dal 1600 venne adibita a cappella del Cimitero e vi fu realizzato un nuovo altare, dedicato a San Michele. Nuovamente abbandonata durante il sec. XIX, nel 1889 divenne monumento nazionale e venne sottoposta a decisi interventi di restauro nel decennio successivo.

Di particolare pregio e’ la parte absidale, dove la dicromia tipica del romanico ben si sposa con i loggiati e le monofore. Grazie all’impegno del Comune e al finanziamento di enti vari si e’ proceduto di recente al rifacimento del tetto e degli infissi ed al restauro degli affreschi.

CHIESA DI SAN MICHELE AL GHIARO  (XVIII secolo)

La cappella e’ intitolata a San Michele e si troverebbe a pochi metri di distanza da quella che era l’antica “ capela de Quadradula de Brusasc”. La chiesa di San Michele venne ricostruita nella posizione attuale, in localita’ Ghiaro, nel 1718 e compare nella mappa del 1750 annessa agli atti di una lite tra gli abitanti della piana e quelli del “Luogo”. Negli ultimi anni si e’ proceduto ad un lavoro di consolidamento del tetto e al rifacimento dell’intonaco, grazie alla benevolenza e alla generosita’ degli abitanti delle frazioni vicine.

CHIESA DI SAN ROCCO ( XIX secolo)

Tipica chiesetta di borgata si presenta curata e ben si inserisce nel verde della campagna circostante. L’originale tela di San Rocco con il cane, attribuita al pittore Augero di Verolengo, e’ stata trafugata  nel 1974 ed attualmente sostituita da un olio su tavola con lo stesso soggetto del Girardi.

BORGO GARIBALDI

CHIESA DI SAN BERNARDO (XVIII sec)

L’attuale costruzione risale al 1763 quando, trasferita al piano la chiesa parrocchiale, venne quasi totalmente ricostruita su progetto dell’Architetto Molino: e’ un pregevole esempio di edificio barocco che ingloba ancora, nelle parti posteriori alcune porzioni della chiesa precedente, sicuramente risalente al periodo gotico.I

 CHIESA DELL’ANNUNZIATA

Sorge sul poggio omonimo ed ancora nel 1665-68 e’ ricordata come Chiesa parrocchiale. Intorno sorge il piccolo cimitero che serve ancora oggi come luogo di sepoltura degli abitanti del Borgo.

MARCORENGO CHIESA PARROCCHIALE DI S. PIETRO ( Secolo XVIII)

Costruita dal 1717 al 1750 e’ intitolata a San Pietro Apostolo, sostituiva l’antica chiesa parrocchiale edificata nella seconda meta’ del ‘500. Al suo interno si possono osservare pitture di Rodolfo Morgari e di Francesco Ponsetti, nonche’ un paliotto del 1761 di Cristoforo Solari della celebre scuola degli Itelvesi. Il campanile e’ stato realizzato solo nel 1869 ed e’ posto sul lato sinistro della chiesa. Dell’altra chiesa esistente agli inizi del ‘700 quella di S. Defendente conserva solo piu’ un altare posto nell’attuale chiesa parrocchiale.

CHIESA DI SANT’ORSOLA (Secolo XVII)

Costruita nella prima meta’ del 1600 con il nome di San Bernardino sulla strada che congiungeva le citta’ di Asti e Vercelli. Ancora oggi la Chiesa di Sant’Orsola e’ luogo di culto e di preghiera per marcorenghesi che ad essa si rivolgono nei momenti di disgrazie come dimostrano gli ex voto appesi alle pareti.

 

Il Comune di Brusasco e’ posto sulla riva destra del Po, alla confluenza della Dora Baltea. Geograficamente e’ situato a nord est di Torino, alle pendici delle Colline del Po, estremo lembo settentrionale del Monferrato e costituisce il baricentro di un triangolo avente come vertici Torino, Casale ed Asti.

L’origine del toponimo e’ controversa: esso deriverebbe da “ brusa” cespuglio, quindi significherebbe “ borgo posto tra i cespugli” oppure da “brusà’” , (bruciato). Poiche’ le testimonianze medioevali piu’ antiche parlano di Bruxatis e non Brusascum, si propende per un’origine dal nome celtico latinizzato Bruscius nella variante Brusiscus Gia’ in epoca romana erano presenti insediamenti abitativi nell’odierna Brusasco, ma la nascita del paese e’ quasi certamente da porsi fra il VI e l’VIII secolo, quando sulla strada imperiale che univa Verrua a Industria, accanto a Quadratula sorse probabilmente come suo sobborgo, Brusasco che con il tempo prese il sopravvento sull’antica curtis.

 L’insicurezza del luogo, sottoposto a scorribande militari e alle piene del Po, spinse la gente a rifugiarsi sulla collina circostante dove nacque il “Luogo” (dal latino Lucus, bosco sacro) nel quale, per ordine del Marchese Berengario, sorse il primo nucleo del castello Intorno all’anno Mille Brusasco passo’ ai Marchesi del Monferrato che, durante la guerra dei Comuni, alleatosi con Federico Barbarossa ebbero confermata la proprieta’ di queste terre. Cio’ non impedi’ che anche Brusasco, come molti altri luoghi, fosse saccheggiato dalle truppe dell’imperatore. Nel 1631 Brusasco entro’ a far parte dei possedimenti sabaudi seguendone le vicende storiche e all’inizio del 1713, con la pace seguita alla guerra di successione spagnola, inizio’ lo sviluppo dell’abitato nel piano a discapito della collina.

Dopo la  restaurazione Brusasco entro’ a far parte della Provincia di Torino staccandosi da Asti e durante il Risorgimento ebbe il suo momento di gloria, nel 1859, con il passaggio di Garibaldi alla guida dei Cacciatori delle Alpi. La seconda meta’ del 1800 vide la massima espansione geografica del comune. Nel 1927, la politica fascista uni’ Brusasco, Cavagnolo, Marcorengo e Brozolo in un unico Comune che assunse il nome di Brusasco Cavagnolo. Finita la guerra, nel 1948 si e’ staccato da Brozolo e nel 1957 Cavagnolo, mentre Marcorengo e’ rimasta frazione di Brusasco...


...  UN  PO'  DI  STORIA ...

Il Comune di Brusasco e’ posto sulla riva destra del Po, alla confluenza della Dora Baltea.

Geograficamente e’ situato a nord est di Torino, alle pendici delle Colline del Po, estremo lembo settentrionale del Monferrato e costituisce il baricentro di un triangolo avente come vertici Torino, Casale ed Asti.

L’origine del toponimo e’ controversa: esso deriverebbe da “ brusa” cespuglio, quindi significherebbe “ borgo posto tra i cespugli” oppure da “brusà’” , (bruciato).

Poiche’ le testimonianze medioevali piu’ antiche parlano di Bruxatis e non Brusascum, si propende per un’origine dal nome celtico latinizzato Bruscius nella variante Brusiscus.

Gia’ in epoca romana erano presenti insediamenti abitativi nell’odierna Brusasco, ma la nascita del paese e’ quasi certamente da porsi fra il VI e l’VIII secolo, quando sulla strada imperiale che univa Verrua a Industria, accanto a Quadratula sorse probabilmente come suo sobborgo, Brusasco che con il tempo prese il sopravvento sull’antica curtis.

 L’insicurezza del luogo, sottoposto a scorribande militari e alle piene del Po, spinse la gente a rifugiarsi sulla collina circostante dove nacque il “Luogo” (dal latino Lucus, bosco sacro) nel quale, per ordine del Marchese Berengario, sorse il primo nucleo del castello. Intorno all’anno Mille Brusasco passo’ ai Marchesi del Monferrato che, durante la guerra dei Comuni, alleatosi con Federico Barbarossa ebbero confermata la proprieta’ di queste terre. Cio’ non impedi’ che anche Brusasco, come molti altri luoghi, fosse saccheggiato dalle truppe dell’imperatore.

 Nel 1631 Brusasco entro’ a far parte dei possedimenti sabaudi seguendone le vicende storiche e all’inizio del 1713, con la pace seguita alla guerra di successione spagnola, inizio’ lo sviluppo dell’abitato nel piano a discapito della collina. Dopo la Restaurazione Brusasco entro’ a far parte della Provincia di Torino staccandosi da Asti e durante il Risorgimento ebbe il suo momento di gloria, nel 1859, con il passaggio di Garibaldi alla guida dei Cacciatori delle Alpi.

 La seconda meta’ del 1800 vide la massima espansione geografica del comune. Nel 1927, la politica fascista uni’ Brusasco, Cavagnolo, Marcorengo e Brozolo in un unico Comune che assunse il nome di Brusasco Cavagnolo. Finita la guerra, nel 1948 si e’ staccato da Brozolo e nel 1957 Cavagnolo, mentre Marcorengo e’ rimasta frazione di Brusasco. a desinenza “asco” ci porta a pensare che il paese si era formato in pianura, in seguito allo stazionamento di qualche tribu’ ligure. In un secondo momento a questo stazionamento si sovrappose quello dei Celti che preferivano costruire i villaggi in collina.

 I Romani vennero poi a sconvolgere la vita di queste popolazioni. I conquistatori dovunque arrivavano provvedevano a smantellare i vecchi borghi fortificati e le popolazioni erano costrette a trasferirsi in pianura.

I nostri antenati dovettero quindi abbandonare la collina e ricostruire le loro capanne in una posizione piu’ controllabile dai Romani. In pianura essi non si trovarono poi male, perche’ le nuove strade offrivano nuove possibilita’ di comunicazione. In alcuni luoghi, come la frazione Ghiaro, esistono dei reperti: monete romane, tombe e fondamenta di antichi edifici. Sulla collina ci fu una sovrapposizione di edifici romani e celti costruiti a scopo di difesa. C’e’ una lapide che attribuisce alcuni ruderi alla vita del romano Pertinace, venuto a trascorrere su queste colline la vecchiaia.

Essa pero’ non e’ autentica ; a parte il fatto che non e’ sicuro che Pertinace fosse originario di queste parti, egli ha regnato soltanto 87 giorni e non avrebbe avuto il tempo di farsi costruire una villa. Inoltre risulta che fu governatore di varie province e che fu anche prefetto della citta’ di Roma, cariche che lo avrebbero tenuto lontano dal suo paese. L’iscrizione in realta’ ha la sua storia, ed e’ questa : era di moda, presso i nobili, nel 1700, circondarsi di antichita’ romane e chi non ne aveva se le faceva costruire su misura. In conclusione, a differenza di MONTEU DA PO con le rovine della citta’ di Industria, ed altri centri vicini, come VERRUA e LAURIANO, per Brusasco non c’e’ nessuna desinenza romana nei nomi, soltanto supposizioni e congetture. Per ritrovare qualche traccia di verita’ storica bisogna arrivare al Medioevo, quando ebbe inizio la costruzione di opere di difesa intorno ai centri abitati e ci fu il trasferimento della popolazione sulla collina. Il centro fortificato, che andava sotto il nome di Castellum, fu costruito sull’alto della collina, dove la popolazione aveva cominciato ad emigrare e dove avrebbe finito per trasferirsi quasi al completo.

...  QUATTRO  PASSI ...

PALAZZO MUNICIPALE (XIX secolo)

Edificio a pianta rettangolare su tre piani della prima meta’ del 1800 e’ attualmente sede degli uffici comunali. Sulla facciata si possono ammirare le lapidi a ricordo del passaggio di Giuseppe Garibaldi nel 1859 e della fondazione, nel 1893, della banda musicale “La Fenice”’. Caratteristico l’ampio portico che dalla Via Circonvallazione immette nella Piazza San Pietro. Fino agli anni ’60 e’ stato anche sede della Scuola Elementare.

PALAZZO ELLENA ( XVIII Secolo)

Edificio settecentesco attribuito all’Architetto Giovanni Maria Molino si sviluppa in forma quadrata su tre piani dall’aspetto molto sobrio con mattoni a vista. I tre piani sono collegati da un arioso scalone al quale si accede dallingresso a volta. Dal piano terreno si ha l’accesso al giardino con la fontana ed un ampio parco. Abitato fino a pochi anni fa dagli eredi della famiglia Tumino e Campini e’ stato di recente acquistato dal Comune di Brusasco per destinarlo a sede della Biblioteca e dell’Archivio Storico e per le manifestazioni e iniziative culturali.

BORGO GARIBALDI - PORTA SAN SEBASTIANO

Era una delle due porte che consentivano l’accesso al Ricetto del Luogo: e’ ancora visibile l’antica struttura merlata l’accesso pedonale e l’accesso carraio. Di struttura molto simile doveva essere la porta Cerrone, che sorgeva nella posizione dell’attuale campanile della chiesa di San Bernardo.

BORGO GARIBALDI CASTELLO (Secolo XVIII)

L’attuale edificio risale alla meta’ del 1700 e viene attribuito all’Architetto Giovanni Maria Molino su commissione del Conte Cotti, musicista piuttosto noto di quell’epoca. Fino agli anni ’70 del secolo scorso e’ stato di proprieta’ dei Padri Marinisti ed era collegato al vicino collegio. Attualmente e’ di proprietà privata.

MARCORENGO ROVINE DEL CASTELLO (Secolo XIII)

Si trova su un poggio nelle vicinanze del paese. Sono ancora visibili una torre quadrata con una finestrella e alcune mura perimetrali. Conosciuto fin dal XIII secolo, fu posseduto da vari Signori, dai Miroglio ai Radicati e fu irrimediabilmente distrutto nel 1625 durante la marcia di avvicinamento dei francesi a Verrua per porvi l’assedio.

BORGO GARIBALDI - PORTA SAN SEBASTIANO

Era una delle due porte che consentivano l’accesso al Ricetto del Luogo: e’ ancora visibile l’antica struttura merlata l’accesso pedonale e l’accesso carraio. Di struttura molto simile doveva essere la porta Cerrone, che sorgeva nella posizione dell’attuale campanile della chiesa di San Bernardo.

 

...  NUMERI  UTILI  ...

FARMACIA DOTT.BELLONE: Via M.per la Libertà 101 - Tel.0119152141

PALAZZO MUNICIPALE:

Piazza San Pietro 1 -

 Tel 011/9151101 - Fax 011/9156150

www.comune.brusasco.togov.it

SCUOLA MATERNA "Piccola Casa della Divina Provvidenza": Via Verrua.26 Tel.011/9151151

SCUOLE ELEMENTARI: Via delle Scuole 2 Tel.011/9151192

SCUOLA MEDIA: Via delle Scuole 2 Tel.011/9151193 - E.mail: scuolebrusasco@libero.it

GUARDIA MEDICA NOTTURNA E FESTIVA - Via Mazzini 45 (LAURIANO). Tel. 011/9187453

AMBULATORIO COMUNALE - Via Circonvallazione 56

CASA DI RIPOSO "ANNUNZIATA" (Marcorengo) - Tel.011/9151272

CRI LAURIANO: C.so Torino 5 - Tel. 011/9187190

POSTE: Via M.della Libertà 12 - Tel.011/9151249

CASA DI RIPOSO - Via dell'Ospedale 15 Tel.011/9151223

BIBLIOTECA COMUNALE: C/o Municipio - Piazza San Pietro 1 Tel. 011 /915110

PARROCCHIA SAN PIETRO - piazza San Pietro 5 tel/ 011/9151186

PARROCCHIA DI MARCORENGO - Via Don dell’Aglio - Tel 011/9156986


...  LE  ASSOCIAZIONI  ...

UNIONE PRO BRUSASCO:

Piazza San Pietro 18

ASSOCIAZIONE PRO MARCORENGO:

Via Don Dell'Aglio 21

GRUPPO FIDAS Donatori di sangue

Via Marconi72

GRUPPO ALPINI Via Marconi 70

VELOCLUB Via Marconi 74

ASSOCIAZIONE CACCIATORI

BANDA MUSICALE “LA FENICE”

Piazza San Pietro

Festa Patronale 21 Giugno S. LUIGI


....  LE SPECIALITA'  ...

AGNOLOTTI DI "BIRU" (tacchino)

a Marcorengo

I BRUSASCOTTI

a Brusasco


 

LA CLASSICA TORTA DI NOCCIOLE 

I BASIU 'D BRUSASC, dolci al cioccolato



.... CARTOLINE  ....