Concerti di musica classica e organistica Mercatino
dell'antiquariato (prima domenica di ogni mese)
Rassegna teatrale di prosa
(novembre-marzo)
Festa patronale di San Antonino (terza domenica di maggio)
Sagra delle cucine monferrine
(terza domenica di giugno)
Blu Notti Blues - Blues Festival gemellato con il Montreux
Jazz Festival Sezione OFF in piazza Carlo Alberto (luglio)
Festa Medievale
- (ottobre) Fiera del tartufo
(ultime due
domeniche di ottobre)
Rassegna di
teatro in dialetto (ottobre-novembre)
Fiera del bue
grasso sagra del bollito
(secondo giovedì non festivo di dicembre)
Proprio qui si tiene la Fiera dedicata, fiore
all’occhiello della zootecnia e della cucina piemontese,
giunta alla sua 379° edizione.
Nei
quattro giorni di festa si alterneranno maestosi capi di
bovini, bancarelle, visite culturali e momenti di
intrattenimento teatrale e musicale, oltre alla
degustazione delle prelibate carni e prodotti
eno-gastronomici moncalvesi. Sarà anche l’occasione per
visitare la “Fattoria didattica” e le stalle e cantine
aperte, con visite guidate e degustazioni. Il pranzo
della “Sagra del bollito del bue grasso” sarà curato
dalla Pro Loco, con la distribuzione continua del
sontuoso bollito misto, ma altrettanto i ristoranti
locali metteranno a disposizione alcuni menu composti da
eccezionali piatti ad hoc.
La Fiera del
Tartufo di Moncalvo è un appuntamento importante...
Una realtà con radici salde, che con una crescita
costante, anno dopo anno, ha cercato di affermarsi per
diventare non una manifestazione fine a se stessa, ma
per porgere in qualche modo l’immagine invitante di una
località dove è bello ritornare, anche in altre
occasioni, durante tutto anno. Per questo, la Fiera
svolge un suo ruolo turistico-culturale portando con sé
una serie di manifestazioni che sono corollario alle
giornate di tartufo, mirate proprio alla valorizzazione
del nostro territorio, ricco di tradizioni, di cultura e
di storia. Moncalvo ha alle sue spalle una “storia
profumata al tartufo” lunga almeno 500 anni! La Fiera
dunque come veicolo di promozione del patrimonio
enogastronomico e delle tradizioni del nostro territorio
nel mondo.
Monferrato: la storia e le tradizioni, un passato ricco
di mistero e di magia. Terra fiorita di castelli,
custodi discreti di un vissuto più coinvolgente di
qualsiasi favola. E la natura di una bellezza
sconvolgente! L’autunno in questo angolo di paradiso è
come la ricca tavolozza di un estroso pittore.
Accostamenti e sfumature impensate. Deve essere per una
storia di incantesimo sottile che molti artisti negli
ultimi anni, dopo un passaggio casuale, qui sono
tornati, mettendo radici nuove e scoprendo sensazioni
fortissime, complice un’atmosfera di antiche emozioni.
La Fiera del Tartufo di Moncalvo, espressione di una
tradizione lontana e tipica del nostro territorio,
evidenzia il risvolto culturale di manifestazione
promuovendo la creatività di validissimi artisti
contemporanei, seguendo nel tempo un criterio di
alternanza di stili. Il volto autunnale della collina e
il suo incanto. I colori della natura magistralmente
assemblati da una reggia misteriosa. I filari di vigne
dai ceppi neri e contorti che si snodano armoniosi. I
giochi di luce e ombre tra le foglie rosse, un po’
accartocciate e i grappoli turgidi. L’odore del mosto e
della terra. E la magia del tartufo che cresce nel
silenzio ovattato per regalare sensazioni dimenticate.
Così, in ottobre, si può raccontare Moncalvo, con i suoi
campanili, la sua storia e… la sua Fiera del Tartufo. La
continuità di una tradizione secolare e sempre attuale.
Di
origine romana, Moncalvo fu nel corso dei secoli di
proprietà della Chiesa di Asti, della famiglia Graffagni,
del Marchese del Monferrato, che ne fece la propria
capitale, per poi passare al Marchese di Saluzzo (1306)
e quindi nuovamente ai Paleologi di Monferrato (1309).
Subì varie
occupazioni straniere e divenne da ultimo dominio dei
Gonzaga di Mantova, i quali lo cedettero in feudo a
diversi signori (nel 1604 a Galeazzo di Canossa, nel
1619 a Rolando Natta, nel 1671 a Filiberto Marchese di
Ceva); nel 1691 subì il saccheggio da parte delle truppe
imperiali comandate da Eugenio di Savoia. Passò infine
definitivamente alla Casa Savoia nel 1704. Con Sue
Patenti del 9 agosto 1774 Vittorio Amedeo III la
dichiarò Città, riconfermando il titolo già attribuitole
dal Duca di Mantova Ferdinando Carlo Gonzaga il 23 marzo
1705.Nelle suggestive colline del Monferrato Astigiano,
dove il fascino delle case medievali e delle chiese
barocche si fonde con un territorio ricco di storia e
tradizione, il "Bue Grasso” trova casa ormai da secoli
in quel di Moncalvo.
Chiesa
parrocchiale di San Francesco (abside XIII secolo,
facciata 1932) - Chiesa di Sant'Antonio (XVII secolo)
Chiesa della Madonna delle Grazie (metà XVIII secolo) -
Chiesa di San Marco
Chiesa di San Giovanni -
Chiesa di San Pietro in vincoli detta "La
pieve"(romanica); sulla parete esterna lapide romana del
III secolo in calco, l'originale presso la Biblioteca
Civica)
Chiesa della frazione Santa Maria, Santa Maria delle
Peschiere (1624) -
Oratorio di San Rocco (XVII secolo)
Chiesa della frazione Castellino, Santa Caterina
d'Alessandria - Chiesa della frazione Patro, Santa Croce
Nel
maggio del 2015 è stato inaugurato il Museo civico, la
cui collezione prevede opere d'arte, in maggior parte
dipinti, lasciate al Comune dal diplomatico e
collezionista moncalvese Franco Montanari, morto nel
1973[.