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AGRITURISMO �AI CIUVIN�
di Scibetta Maria |
Strada Manzotti 2 |
CASTIGLIONE TINELLA |
Tel. (+39) 0141/855253 |
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Area sosta camper
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Piscina privata |
Chiuso
il luned� |
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RISTORANTE
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CAMPAGNA VERDE |
di Arione Massimo |
Via Balbi 22
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12053 CASTIGLIONE
TINELLA (Cn) |
Tel./Fax. 0141/855108 |
E.mail:
[email protected] |
Sito:
www.comunecastiglionetinella.it |
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Fritto misto alla piemontese |
Dolci al carrello |
CHIUSO IL MERCOLEDI |
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EVENTI E
MANIFESTAZIONI
Festa di
San Luigi.
La "Festa
Patronale di San Luigi" si svolge il fine-settimana successivo
al 21 giugno sulla piazza centrale: in tre giorni si alternano
sport, teatro, fiera, mostra d'arte e incontri gastronomici.
Polenta e
Contessa.
"Polenta e
Contessa" si svolge l'ultima domenica di marzo ed � una
manifestazione popolare di carattere storico e gastronomico.
Riprende la vecchia tradizione del carnevale con la grande
abbuffata di polenta sulla piazza e immagina l'incontro della
nostra
Contessa con il popolo: partecipazione di figuranti in
costumi d'epoca e animazione con i giochi della tradizione.
Festa
del Santuario.
Accanto al
tradizionale appuntamento religioso dedicato alla Madonna del
Buon Consiglio, si svolge, comesempre, la festa popolare resa
celebre anche dalle pagine de "La luna e i Fal�" di Cesare
Pavese; non a caso infatti, la tappa castiglionese del "Pavese
Festival" avviene proprio sulla piazza di fronte al Santuario in
frazione Balbi di Castiglione Tinella. Su questa piazza, Italo
Brondolo, alla guida dell'Associazione
Contessa, insieme al Comune ed alla
Bottega del Vino Moscato ha definito il programma
dell'evento che molto probabilmente segner� anche l'inizio della
vendemmia 2004
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Prima che la
Langa bassa si scontri con le ultime frange del Monferrato, nello
sguardo alto appare Castiglione Tinella: �giochi di mura saldate
alla terra che s�alzano al sopra dove solo � pi� cielo�. Il cuore di
questo paese � profondo, � radice che scava nel tufo e pulsa sotto
le dolci linee che ogni stagione dipinge di umore diverso. Panorami
ammaglianti si inerpicano verso l�alta Langa o si distendono lungo
le valli di Alba, Asti e del Monferrato. Paesaggi unici dove
l�emozione, urtata, affiora tra vecchi scorci del tempo ed eleganti
onde di un prezioso mare di terra. Colline care a Cesare Pavese che
ha saputo coglierne il respiro, i profumi e i colori dell�anima. Il
territorio di Castiglione Tinella � stato nei secoli teatro di
guerre e di battaglie ; il suo nome � rimbalzato in Europa verso la
fine del XIX secolo con le grazie della Contessa Virginia Oldoini,
sposa del Conte Francesco Verasis Asinari di Castiglione e
protagonista indiscussa della scena storica alla corte della
dell�Imperatore Napoleone III. Il carattere forte e deciso della
popolazione ha attraversato il tempo in una continua evoluzione
sociale, agricola ed economica che si � definita con gli ultimi
decenni in una realt� di alto livello qualitativo soprattutto in
campo vitivinicolo. Il Moscato d�Asti e l�Asti Spumante sono i due
principali vini che sgorgano dalle vene di questa terra e che
si versano ormai nei calici di tutto il mondo. La vendemmia di
settembre offre ogni anno circa 70.000 quintali di uve moscato
D.O.C.G. pari all�8% della produzione totale consentita. Castiglione
Tinella � infatti, proporzionalmente, il Comune con la maggiore
superficie vitata della Regione Piemonte. Si scopre cos� qual�� la
veste che indossano queste colline: maglie di filari che si
intersecano in giochi geometrici creando suggestivi disegni ed
armoniosi spettacoli naturali. Vigne infinite che salgono e scendono
rincorrendosi fluttuanti, tele di storia intrise della fatica e
della tenacia dell�uomo che assorbono il colore, ogni sera, del sole
al tramonto. Storia, tradizione e cultura si fondono in questo
prezioso angolo magico di rara bellezza e luogo di culto per la
civilt� eno-gastronomica mondiale.
Stemma:
di rosso al castello d'oro, murato di nero, chiuso e finestrato
nelle torri di due, di nero, merlato alla ghibellina di undici,
cinque merli sul fastiglio,
tre e tre sulle torri, posto a destra e alzato, accompagnato dal
leone d'oro, posto a sinistra e abbassato. Ornamenti esteriori da
Comune.
Gonfalone:
drappo di giallo, riccamente ornato di ricami di argento e caricato
dallo stemma del Comune di Castiglione TInella sopra descritto con
la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del
Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta
verticale sra� ricoperta di velluto giallo, con bullette argentate
poste a spirale. Nella freccia sar� rappresentato lo stemma del
Comune e sul gambo inciso il nome. Cravata con nastri tricolorati
dai colori naionali frangiati d'argento.
Epoca di
fondazione
Intorno all'anno
1000, quando si � costruito il castello di Castiglione ("Castellio
ad Tinellam").
Data di
istituzione del Comune.
La data di
istituzione del Comune di Castiglione Tinella � sconosciuta, ma
risulta gi� Comune nel periodo 1225-1255, epoca in cui risalgono gli
Statuti consegnatici dal Marchese Bonifacio II. La prime delibere
comunali sono del 1568.
Il percorso
dei secoli.
Gli abitanti
del Piemonte antico pare fossero etnicamente liguri, ma a loro volta
provenienti dal pi� grande ceppo etnico dei "celti";
i castiglionesi sono quindi, come i francesi del centro-nord, di
razza gallo-celtica e la nostra regione faceva parte di quella che
Giulio Cesare chiamava Gallia Cisalpina.
Fummo occupati dai romani fino al 476 d.C., dopodich� iniziarono le
invasioni barbariche (Unni, Ostrogoti,
Longobardi, Ungheri,
Saraceni, ecc.) che durarono fino al 950 d.C. circa, quando
fu il tempo di Aleramo, fondatore del
Monferrato a cui Castiglione appartenne per 700-750anni.
Esistono documenti che accertano in questo tempo la costruzione del
nostro castello ("Castellio ad Tinellam") e quindi
la nascita del paese ("Castelleone"). Il castello
sorgeva dove c'� l'attuale chiesa parrocchiale e la grande piazza
del concentrico, ad una altezza per� superiore; questo era una "casaforte"
di difesa con quattro torri circolari e fu distrutto quasi
certamente dagli spagnoli intorno al 1637 in
una delle tante (almeno venti) invasioni che sub� Castiglione da
parte di diversi eserciti italiani e stranieri.
Nel
1708 � la fine del Monferrato e arrivano i Savoia
che portano come feudatari i Signori Verasis-Asinari conti
di Costigliole: il paese avr� ottimi rapporti con questa
casata alla cui storia � legata la famosa "Contessa
di Castiglione". L'ultima invasione del nostro territorio sar�
opera di Napoleone con la quale, nel 1801-2, il
Piemonte viene annesso alla Francia e si dovr� adottare la lingua
francese nei documenti ufficiali. Con la proclamazione del Regno
d'Italia nel 1861, passiamo finalmente sotto la provincia di Cuneo.
Nei secoli
quindi Castiglione � stato teatro di guerre e battaglie, ha
conosciuto la miseria, la povert� e la violenza, ma il
carattere forte e deciso della popolazione ha attraversato il tempo
in una continua evoluzione sociale, agricola ed economica.
I
manoscritti.
A Castiglione il
primo manoscritto � un libro del Catasto datato 1550 circa;
il secondo � la prima raccolta rilegata di delibere comunali
che vanno dal 1568 al 1596 con il titolo: "Libro de li ordini che
osuano nella universit� di Castiglione di Tinella"; � il libro degli
ordinati, disegnato da Antonio Quazzolo. Di queste delibere ne
esistono per almeno 10.000 pagine, con le quali si arriva fino a
fine '800.
Tra i manoscritti spiccano gli Statuti; scritti in volgare
(italiano), sono copia fedele, fatta attorno al 1635-40, degli
antichi consegnatici dal Marchese Bonifacio II tra il 1225 ed il
1254.
Negli archivi esistono dei manifesti a stampa il pi� antico dei
quali � esattamente del 1600; sono per lo pi� le grida, cio� gli
ordini o i bandi del governo contro banditi, o altri comunicati.
QUATTRO PASSI
La Chiesa e
il miracolo.
Il
Santuario � dedicato alla Madonna del Buon Consiglio
e sorge in frazione Balbi, a circa tre chilometri dal concentrico
del paese. Il 25 aprile 1467 si dice sia avvenuta la traslazione del
quadro della Madonna del Buon Consiglio da Genazzano, nei dintorni
di Roma, ai Balbi di Castiglione Tinella e qui esposto in un pilone
per la venerazione. Nel 1675, tra il 19 e il 26
aprile, avvenne il miracolo del dono della vista ad una
giovane del luogo cieca dalla nascita (l'attuale festa del
26 aprile ricorda l'evento); questo episodio increment� notevolmente
il flusso di pellegrini a chiedere grazie o a renderle per miracoli
e voti esauditi, come dimostrato dal gran numero di ex voto,
superiore al migliaio. Il pilone rest� tale fino al 1817 quando, in
occasione di una tremenda siccit�, si fece una processione di
preghiera che termin� sotto la pioggia: per riconoscenza il pilone
venne rifatto nuovo. Nel 1838 si costru� la prima chiesetta ma,
aumentate sempre pi� la devozione e la folla, si inizi� la
costruzione di una chiesa pi� grande, che � l'attuale, terminata nel
1857 circa. Fu successivamente riordinata e migliorata intorno al
1930.
Il Santuario �
oggi meta di decine di pellegrinaggi all'anno, complice
anche la bella posizione geografica
CHIESA
DI SANT'ANDREA.
Il 9 settembre 1923 il Vescovo Conte Mons. Re benedice la prima
pietra nella costruzione del grandioso tempio voluto dall'arciprete
Teologo Giovanni Borgna e progettato dall'ing. Giuseppe Gallo, vero
artista del barocco piemontese. In questo stile viene disegnata la
chiesa , e con la morte dell'ingegnere durante i lavori, l'opera
sar� seguita dal figlio ing. Bartolomeo. Durante lo scavo delle
fondamenta si trov� un antico muro di pietre fortemente cementate:
esso non poteva che essere parte di fondamenta del castello. La
chiesa verr� aperta al culto il 3 maggio 1931. Nel 1961 sorge anche
il nuovo campanile e nel 1967 si costruisce il nuovo portale. Queste
ultime opere sono volute dal rev. Don Angelo Borgna. All'interno si
trova il coro, la sagrestia, l'altare, la balaustra e le tribune che
appartenevano alla vecchia chiesa di S.Andrea. Accanto alla
parrocchiale sorge la Casa canonica realizzata nel 1969-70
esattamente dove sorgeva la vecchia confraternita della SS. Trinit�,
ovvero dei Battuti.
VECCHIA
CHIESA DI SANT'ANDREA.
Questa costruzione da circa l'anno 1000 fino al 1500 � stata rifatta
e ingrandita almeno due volte; cos� almeno dovrebbe essere, visto
che dal 1500 in poi la sua durata media � stata di circa due secoli.
Durante gli scavi di qualche decennio addietro si sono trovate molte
ossa umane ed � perci� probabile che fino al 1500 si siano inumate
molte salme nella sua cripta. Nel 1726 si iniziano i lavori di
ricostruzione della chiesa, della sagrestia e del campanile. Nel
1729, a chiesa non ancora ultimata si richiede al Vescovo la
benedizione; si costruiscono i "vasi sepolcrali", ossia i loculi
sotto il pavimento per i preti, i nobili e i ricchi. Nel 1731 si
costruisce il campanile; in Comune risulta che la consacrazione sia
avvenuta nel 1732-33 ma sulla facciata della chiesa si legge 1756
forse motivata da successivi lavori. La chiesa � sconsacrata da
moltissimi anni ed � ora utilizzata per scopi sociali. |
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�L'Unione
dei Comuni � innanzitutto una unione di uomini.
La terra e le persone si avvicinano ad ascoltare umori e
pensieri,
a sorridere insieme e a costruire, infine, un'unica storia�.
Per informazioni:
Unione di Comuni Sei
in Langa.
Tel.: 0173 - 679812
Comune di Barbaresco
Tel.:0173/635135
Comune di Camo
Tel:0141/840100
Comune di Castiglione
Tinella Tel.: 0141/855102
Comune di Mango
Tel.:0141/89127
Comune di Neive
Tel.: 0173/67110
Comune di Neviglie Tel.:0173/63018 |
La Contessa di
Castiglione.
Virginia
Oldoini Verasis nasce a Firenze il 22 marzo 1837 dalla
Marchesa Isabella Lamporecchi e dal Marchese Filippo Oldoini di La
Spezia. Appena giovinetta, all'et� di diciassette anni, la
bella Virginia, che tutti chiamano "Virginicchia" e poi semplicemente
"Nicchia", va in sposa al Conte Francesco Verasis Asinari
di Costigliole d'Asti e Castiglione Tinella, di dodici anni pi� anziano
di lei. La coppia si trasferisce in Piemonte e vive per lo pi� a Torino
dove nasce il loro figlio Giorgio. Ma la vita coniugale non fa per lei;
la Contessa, considerata da tutti una delle donne pi� belle
d'Europa, � molto pi� attratta dalla vita di corte e pare che
perfino Re Vittorio Emanuele la circondi di attenzioni.
Virginia � donna di mondo, abile nel districarsi tra feste e impegni
politici e di lei si ricorda Camillo Benso Conte di Cavour
che, al momento di convincere l'Imperatore di Francia Napoleone
III a simpatizzare per la causa italiana, la invia a Parigi
come "ambasciatrice" dell'Italia. A Parigi Virginia non tradisce le
aspettative e svolge alla perfezione il suo compito; pare
infatti che sia stata proprio lei a convincere l'Imperatore di Francia
ad invitare anche l'Italia al trattato di pace dopo la guerra di Crimea,
trattato in cui Cavour pot� farsi ascoltare da una platea
internazionale.
Insomma, il Re dei francesi fu travolto dallo splendore della nostra
Contessa, la quale compir� il suo lavoro di "diplomatica particolare".
Virginia �
bellissima: a Parigi la dicono alta, slanciata, con lunghi capelli
biondi a spire, il viso delicatamente ovale, la bocca perfetta a volte
atteggiata a sorrisi perlopi� tristi; la bella voce da contralto,
armoniosa, lascia molti spazi a silenzi eloquenti che la rendono
insondabilmente misteriosa. Gli occhi devono essere veramente
straordinari: chi li descrive di un verde cupo e chi addirittura viola.
Stupende le mani ed altrettanto la pelle bianca e delicata. Nessuno pot�
sfuggire, vedendola, ad un sentimento vivo ed involontario di
ammirazione.
Dopo il periodo di massimo splendore arriva per� anche quello della
decadenza: diversi fatti tra il politico ed il mondano, la fanno cadere
in disgrazia. Virginia vive gli ultimi anni della sua vita tra l'Italia
e Parigi, dove muore il 28 novembre 1899.
La figura della
Contessa fu quindi di rilievo in alcuni passi della nostra storia
militare ma fu anche molto influente per il costume dell'epoca con le
sue apparizioni e con il suo protagonismo. A Castiglione Tinella esiste
una
associazione turistico-culturale a lei intitolata e presto sar�
realizzata una mostra fotografica permanente a lei dedicata.
PRODOTTI TIPICI
Le vigne del
moscato.
Sono incantevoli i
disegni delle vigne che ricoprono le colline di Castiglione
Tinella. Un bellissimo ed unico spettacolo naturale che porta
il pensiero anche verso gli uomini che da sempre si "aggrappano" a
questa terra per coltivarla. La terra qui � per lo pi� composta da tufo
leggero, chiaro, di tanto in tanto leggermente sabbioso, atto a
trattenere la giusta umidit� necessaria per la vite. Castiglione
Tinella � inserito nel cuore della zona classica di produzione
di uva Moscato d'Asti: ogni vendemmia ne offre circa
70.000 quintali!
Questa uva, che i
nostri coltivatori chiamano in dialetto "Muscatel", d�
origine a due vini: il Moscato d'Asti e l'Asti
Spumante o semplicemente Asti, vini a
Denominazione di Origine Controllata e Garantita tra i pi�
importanti d'Italia e principale risorsa economica del nostro comune.
Perch� il
Moscato venga cos� fino e qualitativamente superiore nella
nostra zona sembra sia merito soprattutto del terreno di queste colline:
il tufo bianco (o tufo grigio) con giusta percentuale di argilla; il
resto lo fa il clima e l'abbondante soleggiamento estivo che porta i
grappoli a buon contenuto zuccherino acquisendo l'inconfondibile aroma
muschiato.
Per la
trasformazione dell'uva in vino, a Castiglione esistono
numerose cantine che producono essenzialmente Moscato d'Asti
e Asti Spumante: ogni anno, da qui partono 750-800.000
bottiglie di Moscato d'Asti destinate ai bicchieri di
tutto il mondo, questo significa il 15-16% del mercato mondiale di
questo vino! Naturalmente ogni cantina castiglionese ha nel suo "carnet"
anche altri vini bianchi e rossi. L'Associazione
Bottega del Vino Moscato raggruppa quattordici produttori e ha sede
nel centro storico, presso i locali dell'Osteria Verderame, dove si
possono trovare tutte le bottiglie dei soci. Le "Contessine" sono invece
dei biscotti a base di nocciola creati dall'associazione stessa per
accompagnare le degustazioni di Moscato arrivando a
dolci ed uniche esaltazioni del palato.
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