COMUNE DI ROBELLA
Comune
di Robella - Via Robilant 1
Tel: 0141/998123
E-mail: [email protected]
Abitanti: 570 - Altitudine: 428 s.l.m. - Carabinieri: Cocconato - Tel:
0141/907008
Piccolo comune piemontese in provincia di Asti con circa cinquecentosessanta abitanti. Il comune � ai confini con la provincia di Torino e la provincia di Alessandria..
Denominazione abitanti: Robellesi
Santo Patrono: Maria Santissima Assunta
Il Comune di Robella fa parte di: Unione Comuni Comunit� Collinare U.V.A. Unione Versa Artigiano, Colline dell'Alto Monferrato Artigiano
Brozolo (TO), Cocconato, Montiglio Monferrato, Murisengo (AL), Odalengo Grande (AL), Verrua Savoia (TO)
Parrocchiale di Sant'Eusebio (in localit� Cortiglione)
Parrocchiale di San Giacomo Apostolo
Chiesa di San Francesco
Il comune comprende le frazioni di Cortiglione, di Cavallo Bianco e di Cavallo Grigio.
Il comune di
Robella d'Asti
si trova a nord della provincia di Asti, nel Monferrato, dove si incontrano
le province d'Asti, d'Alessandria e di Torino,� costituita da una serie di
colline boscose, coltivate in parte a
vigneti, dove sono concentrate tutte le attivit� artigianali ed
industriali. Dalla valle si pu� risalire la collina
percorrendo la strada delle cascine, ripida ed affascinante, oppure la tortuosa
strada principale.Situato nelle vicinanze dei comuni di Brozolo, Montiglio,
Coccoconato e Murisengo vi si pu� arrivare dalla statale collinare che collega
Torino a Casale Monferrato.
Il panorama e caratterizzato da una serie di colline molto belle, coltivate a
vigneti e da numerosi boschi.
Su due colli sono situati Robella e la frazione Cortiglione, mentre nel
fondovalle sono situate le borgate Cavallo Grigio e Cavallo Bianco dove vengono
svolte le attivit� industriali ed artigianali del comune. Il nome Robella
probabilmente deriva da "Roverbella" o "Roburella" che indica una piccola
quercia che si trova ancor oggi nei boschi circostanti. Le
prime notizie sul paese risalgono alla fine del XII
sec. D.C., quando Federico Barbarossa invest� Ottobono Radicati di alcune terre
tra cui Roverbella e Curtilionum.
UN PO� DI STORIA�.
Sulla collina del capoluogo sorge imponente il castello, probabilmente di origine trecentesca ma rimaneggiato fra il XVI e il XVIII secolo per trasformarlo a residenza signorile. L'edificio presenta uno scenografico scalone a due rampe, � sormontato da una torre e circondato da un vasto parco con piante di pregio. La Parrocchiale di San Giacomo Apostolo, edificata nel Settecento, presenta oggi una facciata ottocentesca e un campanile barocco. Tra gli altri edifici religiosi si segnala, nell'area cimiteriale, la Chiesa di San Francesco in stile barocco, e in frazione Cortiglione, la Parrocchiale di Sant'Eusebio costruita nel 1600. Si legge nel volume del De Canis che il nome di Robella derivi da �rober�, rovere o Robinella (piccola quercia). Il territorio appartenne prima ai signori di Cocccnato, poi nel 1187 al casato dei Radicati e indi nuovamente ai signori di Cocconato. Nell�anno 1367, su ordine dell�imperatore Carlo IV, Robella fu ceduto al Marchese del Monferrato Giovanni II; dopo ulteriori passaggi di propriet�, pass� infine ai Radicati di Robella, che lo tennero fino alla soppressione dei feudi.
I monumenti pi� importanti sono, appunto, il castello, un'ariosa parrocchiale, numerose edicole votive e la chiesa barocca dedicata a S. Francesco situata all'interno del cimitero. Percorrendo via Radicati troviamo all�incrocio con la principale piazza Vittorio Veneto, quasi interamente occupata dalla Parrocchiale di San Giacomo e della Beate Vergine Assunta. Costruita nel XVIII sec. e stata rimaneggiata pi� volte, la Chiesa principale di Robella, � un edificio dalla linee semplici ed essenziali, con una facciata ottocentesca ed un campanile barocco. Al suo interno sono conservate le reliquie di San Feliciano. Sulla destra della Chiesa un piccolo viottolo che conduce all�ingresso del Castello. E� un edificio a pianta irregolare , circondato da un notevole parco, le cui fondamenta risalgono al '300 sec. D.C. e che, nel corso della sua storia � stato sottoposto a numerosi assedi ed ha subito alcune ristrutturazioni, l'ultima delle quali risale alla seconda meta del XVIII sec. D.C. Il castello � difficilmente accessibile e poco visibile perch� nascosto dalla parrocchiale e dal notevole parco che lo circonda. Sistemato in un luogo strategico, era sentinella sul Monferrato. Per quanto riguarda le attivit� economiche, molto importante � la produzione vinicola e gastronomica, inoltre sono presenti ottimi bed & breakfast, agriturismi e ristoranti.
QUATTRO PASSI�.
Ritornando alla piazza, si prende via Robillant, alla fine della quale vi � il Palazzo Comunale, pochi metri dopo inizia via Romita e, sulla sinistra, un ingresso cela un ingresso al parco del castello. Proseguendo ancora si arriva in Piazza Martini, con il monumento omonimo, da dove, a sinistra la via Circonvallazione ci porta alla piccola e graziosa frazione Cortiglione. Oltre la piazza, all�incrocio con via Rolfo e via Cesare Battisti, troviamo la CappellettaVotiva dell�Immacolata Concezione. Passeggiando a Tortiglione, invece, possiamo visitare la Parrocchiale di Sant�Eusebio, costruita nel 1600 e protetta da un rimarchevole portale ligneo di squisita fattura. Sperse nei boschi sono ancora visitabili le antichissime Cappelle Votive a memoria di lontane battaglie vinte.
In localit� Cavallo grigio possiamo invece ammirare la Chiesa di San Zenone, di origine romanica.
TERRITORIO � ECONOMIA |
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Centro agricolo ed industriale del Basso Monferrato, posto all�estremit� nord della Provincia di Asti, il suo territorio si incunea tra quelli delle province di Torino e di Alessandria. E� costituito da una serie di colline boscose, coltivate in parte a vigneti, sulle quali sono situati il capoluogo e la frazione Cortiglione, mentre a fondo valle (borgate di Cavallo Grigio e Cavallo Bianco) sono concentrate le attivit� artigianali ed industriali.
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