Internet
(contrazione della locuzione inglese interconnected networks,
ovvero "reti interconnesse") è una
rete
mondiale di
reti di
computer ad accesso pubblico, attualmente rappresentante
il principale
mezzo di comunicazione
di massa, che offre all'utente una vasta serie di
contenuti potenzialmente
informativi e servizi. Si tratta di
un'interconnessione globale tra reti informatiche di natura ed estensione
diversa, resa possibile da una suite di
protocolli di
rete comune chiamata "TCP/IP" dal nome dei due protocolli
principali, il
TCP e
l'IP,
che costituiscono la "lingua" comune con cui i
computer
connessi ad Internet (gli
host)
si interconnettono e comunicano tra loro indipendentemente dalla loro
architettura
hardware e
software, garantendo l'interoperabilità tra sistemi e sottoreti
diverse. L'avvento e la diffusione di Internet hanno rappresentato una
vera e propria rivoluzione tecnologica e sociologica (assieme ad altre
invenzioni quali i
telefoni
cellulari e il
GPS)
nonché uno dei motori dello
sviluppo
economico mondiale nell'ambito dell'Information and
Communication Technology (ICT) e oltre. Costituita da
alcune centinaia di milioni di
computer collegati tra loro con i più
svariati
mezzi
trasmissivi, Internet è anche la più grande rete di
computer attualmente esistente, motivo per cui è definita "rete delle
reti", "interete", "rete globale" o "la Rete" per
antonomasia collegando tra loro a livello
globale reti
LAN,
MAN e
WAN.
In quanto
rete di
telecomunicazione (una rete di computer è un sottotipo
per comunicazione dati di una rete di telecomunicazioni) come diffusione è
seconda solo alla
Rete Telefonica
Generale, anch'essa di diffusione mondiale e ad accesso
pubblico, ma comprendente il pianeta in maniera ancor più 'capillare' di
Internet. Quest'ultima condivide largamente la rete telefonica per l'accesso e il
trasporto dei suoi utenti ed è destinata,
in un futuro non troppo lontano con il miglioramento della tecnologia
VoIP,
a soppiantarla inglobandola in sè in quanto basata sulla più efficiente
tecnica della
commutazione di
pacchetto. Internet offre i più svariati servizi, i
principali dei quali sono il
World Wide
Web e la
posta
elettronica, ed è utilizzata per le comunicazioni più
disparate: private e pubbliche, lavorative e ricreative, scientifiche e
commerciali. I suoi utenti, in costante crescita, nel 2008 hanno raggiunto
quota 1,5 miliardi e, visto l'attuale ritmo di crescita, si prevede che
saliranno a 2,2 miliardi nel 2013. Le caratteristiche
della Rete Internet possono essere descritte attraverso la sua struttura
fisica (topologia, nodi, collegamenti trasmissivi
e
apparati di
rete), e attraverso il suo funzionamento a livello
logico-protocollare.
Accesso
Per l'accesso
alla rete Internet e la fruizione dei suoi molteplici servizi, chiunque
disponga di un
computer, di
un
modem e degli
opportuni
software
oppure una rete locale da interconnettere attraverso un
router, deve instaurare una
connessione con l'Internet Service Provider (ISP), a
seguito della stipulazione di un contratto di servizio, che gli fornisce
un
accesso attraverso una
linea di telecomunicazione dedicata
cablata o
wireless (ADSL,
HDSL,
VDSL,
GPRS,
HSDPA,
Wi-Fi, ecc.) o una
linea telefonica della
Rete Telefonica Generale (POTS,
ISDN,
GSM,
UMTS ecc.) ed iniziare così la
rispettiva
sessione di navigazione attraverso
l'utilizzo di un
web browser. Gli ISP sono connessi a
loro volta a ISP di livello superiore che utilizzano
router ad alta velocità e
link fisici in
fibra ottica nella rete di
trasporto.In molti Stati la possibilità di accesso ad Internet da parte
dell'utente viene vista sotto l'obbligo di
servizio
universale al pari della connessione alla
rete
telefonica.
Funzionamento
logico
Utenti internet
espressi in decine di migliaia per nazione, dati CIA The World Factbook
2007 Generalmente definita «la Rete delle reti» o semplicemente
«Rete», Internet è infatti costituita da tutta una serie di reti,
private, pubbliche, aziendali, universitarie, commerciali, intercconnesse
tra di loro. In effetti, già prima della sua nascita, esistevano
reti locali,
principalmente nei
centri di
ricerca internazionali e nei dipartimenti universitari, che
operavano ciascuna secondo modalità o protocolli propri di comunicazione.
Il grande risultato della nascita e dell'affermazione di Internet è stata
quindi la creazione di uno
standard
de facto
tra i
protocolli di
comunicazione che, senza eliminare ovvero in aggiunta ai
protocolli di rete locale,
interoperasse
e gestisse in maniera affidabile ad un livello logico superiore tutte le
varie reti interagenti, consentendo ai più diversi enti e agenti (diversi
governi, diverse società nazionali o sovranazionali, tra i vari
dipartimenti universitari) di scambiarsi dati grazie a un
protocollo
comune, il
TCP/IP,
relativamente indipendente da specifiche
hardware
proprietarie, da sistemi operativi, dai formati dei linguaggi di
comunicazione degli
apparati di
rete di comunicazione (modem,
repeater,
hub,
multiplexer,
bridge,
switch,
router,
gateway).
Dal punto di vista
trasmissivo e
informativo ciò che viaggia in Internet sono i
pacchetti
dati, che costituiscono l'unità minima di
informazione
in questo vasto sistema di comunicazione. Tali pacchetti viaggiano nei
link e nodi interni di rete usando una tecnica di
commutazione
nota come
commutazione di
pacchetto (packet switching) che consente di condividere
più di un possibile cammino piuttosto che fare uso di un percorso unico
dedicato come accade invece nella classica
commutazione di
circuito della
rete
telefonica. In pratica i pacchetti dati di una comunicazione
che partono da un host e giungono ad un altro host non seguono percorsi di
instradamento
predefiniti, ma quelli più congeniali nel preciso momento di
attraversamento in base alla disponibilità fisica di collegamento dei link
della rete e/o alle condizioni di
congestione
della rete stessa. Di conseguenza i pacchetti di una stessa comunicazione
possono seguire percorsi diversi verso lo stesso destinatario. Per potersi
collegare a Internet ed usufruire
dei relativi servizi, il solo requisito logico-funzionale richiesto a un
qualsiasi agente o dispositivo elettronico (tipicamente detto
client) è
quello di poter "dialogare" con il destinatario e i nodi interni di rete
per mezzo di opportuni
protocolli di
rete che, nel caso in questione, fanno parte della cosiddetta
suite di protocolli
Internet, regolando opportunamente l'invio e la ricezione dei
pacchetti
informativi e implementando a livello
software tutte
le funzionalità richieste in una tipica
architettura di
rete a strati o livelli (layer). I protocolli più
importanti di tale suite, cioè quelli che garantiscono l'interoperabilità
e il buon funzionamento tra le diverse sottoreti, sono il
Transmission Control
Protocol ("Protocollo di Controllo di trasmissione dati", TCP),
l'User Datagram
Protocol (UDP) e l'Internet
Protocol ("Protocollo Internet", IP): il primo ha funzionalità
di controllo di trasmissione, il secondo di inoltro semplice, il terzo ha
funzionalità di indirizzamento/instradamento nei nodi interni di
commutazione.
Come detto, la struttura
della comunicazione è a strati (simile al modello di architettura
ISO-OSI) in
una pila o stack protocollare di 5 livelli dal
livello fisico
al
livello
applicativo: secondo tale struttura, il protocollo TCP o UDP
occupa il livello superiore (livello di
trasporto) rispetto a IP (livello di
rete). Al di sopra di questi ci sono i protocolli di tipo
applicativo connessi al particolare servizio richiesto da espletare, al di
sotto ci sono i protocolli di trasporto tipici delle reti locali,
metropolitane e geografiche da interconnettere, dei collegamenti di
raccordo (backhauling) e di
dorsale
(backbone), altri ancora sono collocati al loro stesso livello. In
sostanza un pacchetto dati iniziale (payload) che
parte a livello applicativo da un
host
attraversa verticalmente dall'alto al basso tutti i vari strati
protocollari che aggiungono al pacchetto stesso, in una procedura detta di
imbustamento,
via via informazioni aggiuntive (header) in
una struttura di informazioni di servizio (overhead);
quando il pacchetto totale così ottenuto, una volta trasmesso a livello
fisico sul
mezzo
trasmissivo, raggiunge la destinazione, ovvero viene ricevuto,
avviene uno spacchettamento inverso dal basso verso l'alto e ogni livello
legge e elabora le informazioni del rispettivo header. Tale struttura
logica di servizio si basa sugli Internet
Standard
sviluppati dall'Internet Engineering Task
Force (IETF) con documenti rigorosamente approvati noti come
Request for
Comments ("Richiesta di commenti", RFC) e, a livello
applicativo, dai protocolli del
World Wide Web
Consortium (W3C). In particolare, dal punto di vista della
fruizione di servizi di livello applicativo, l'architettura logica della
rete Internet può essere di tipo
client-server
oppure
peer-to-peer.
Ciascun terminale o
host di rete,
per la sua raggiungibilità, è inoltre identificato da un
indirizzo IP
statico o dinamico (cioè assegnato manualmente dall'amministratore di
rete o dal
DHCP), mentre
le
risorse da
fruire sono tipicamente presenti sui
server,
raggiungibili dal
client sotto
l'indicazione mnemonica fornita dal cosiddetto
URL, grazie
all'utilizzo di un
web browser e
dei suddetti protocolli di rete forniti/implementati nel
sistema operativo della macchina
terminale in uso.
La conversione da
indirizzo mnemonico URL a indirizzo IP, necessaria per l'instradamento
effettivo in rete nei nodi di commutazione, è fornita dal cosiddetto
DNS, mentre la comunicazione tra
client e server si instaura in seguito alla
definizione dei cosiddetti
socket in cui oltre agli indirizzi IP di client e
server vengono specificate anche le cosiddette
porte coinvolte nel servizio di comunicazione da
espletare.
Le modalità di
utilizzo di Internet differiscono a seconda del tipo di servizio che si
richiede e al tipo di server a cui ci si collega; per citarne solo
alcune:
consente
consente di inviare e ricevere (a/da sistemi)
file, cioè insiemi di informazioni codificate in
maniera binaria (es.: testi, immagini, filmati, programmi,
ecc.);
consente di organizzare le informazioni e le risorse presenti in
rete in maniera non-sequenziale (Collegamento ipertestuale), come meglio descritto
in seguito.
Nata
come rete di comunicazione dati tra utenti è diventata in seguito anche
una rete per trasferimento di dati vocali grazie allo sviluppo della
tecnologia
VOIP
La storia di
Internet
L'origine di Internet risale agli
anni
sessanta, su iniziativa degli Stati Uniti, che misero a punto
durante la
guerra fredda un nuovo sistema di difesa e di
controspionaggio. La prima
pubblicazione scientifica in cui si teorizza una
rete di computer mondiale ad accesso pubblico è On-line man computer
communication dell'agosto
1962, pubblicazione scientifica degli
statunitensi
Joseph C.R. Licklider e
Welden E. Clark. Nella pubblicazione Licklider e
Clark, ricercatori del
Massachusetts Institute of Technology, danno
anche un nome alla rete da loro teorizzata: "Intergalactic Computer
Network". Prima che tutto ciò cominci a diventare una realtà pubblica
occorrerà attendere il
1991 quando il governo degli
Stati Uniti d'America emana la
High
performance computing act, la legge con cui per la prima volta viene
prevista la possibilità di ampliare, per opera dell'iniziativa privata e
con finalità di sfruttamento commerciale, una rete Internet fino a quel
momento rete di computer mondiale di proprietà statale e destinata al
mondo scientifico. Questo sfruttamento commerciale viene subito messo in
atto anche dagli altri Paesi.
ARPANET (1969)
Il progenitore
e precursore della rete Internet è considerato il progetto
ARPANET,
finanziato dalla Defence Advanced Research Projects Agency (inglese: DARPA, Agenzia
per i Progetti di ricerca avanzata per la Difesa), una agenzia
dipendente dal Ministero della Difesa statunitense (Department of
Defense o DoD degli Stati Uniti d'America). In una nota del
25 aprile
1963,
Joseph C.R.
Licklider aveva espresso l'intenzione di collegare tutti i
computer e i sistemi di
time-sharing
in una rete continentale. Avendo lasciato l'ARPA per un posto all'IBM l'anno
seguente, furono i suoi successori che si dedicarono al progetto ARPANET.
Il contratto fu assegnato all'azienda da cui proveniva Licklider, la Bolt,
Beranek and Newman (BBN) che utilizzò i minicomputer di
Honeywell come
supporto. La rete venne fisicamente costruita nel
1969
collegando quattro
nodi:
l'Università della California di
Los Angeles,
l'SRI di Stanford, l'Università della California di Santa Barbara, e
l'Università dello
Utah. L'ampiezza di
banda era di 50
Kbps. Negli
incontri per definire le caratteristiche della rete, vennero introdotti i
fondamentali Request for Comments, tuttora i documenti fondamentali
per tutto ciò che riguarda i protocolli informatici della rete e i loro
sviluppi. La super-rete dei giorni nostri è risultata dall'estensione di
questa prima rete, creata sotto il nome di ARPANET. I primi nodi si
basavano su un'architettura client/server, e non supportavano
quindi connessioni dirette (host-to-host). Le applicazioni eseguite
erano fondamentalmente
Telnet e i
programmi di
File Transfer
Protocol (FTP). Il
servizio di
posta
elettronica fu inventata da
Ray Tomlinson
della BBN nel
1971,
derivando il programma da altri due: il SENDMSG per messaggi interni e
CPYNET, un programma per il trasferimento dei file. L'anno seguente
Arpanet venne presentata al pubblico, e Tomlinson adattò il suo programma
per funzionarvi: divenne subito popolare, grazie anche al contributo di
Larry Roberts
che aveva sviluppato il primo programma per la gestione della posta
elettronica, RD.
Rete Internet nel 1982
In pochi anni, ARPANET allargò i suoi nodi oltreoceano, contemporaneamente all'avvento
del primo servizio di invio pacchetti a pagamento: Telenet della BBN. In
Francia inizia la costruzione della rete
CYCLADES sotto la direzione di
Louis Pouzin, mentre la rete
norvegese
NORSAR permette il collegamento di Arpanet con lo
University College di
Londra. L'espansione proseguì sempre più
rapidamente, tanto che il
26
marzo del
1976 la regina
Elisabetta II d'Inghilterra spedì un'email alla sede del
Royal
Signals and Radar Establishment. Gli
Emoticon vennero istituiti il
12
aprile
1979, quando
Kevin MacKenzie suggerì di inserire un simbolo
nelle mail per indicare gli stati d'animo. Tutto era pronto per il
cruciale passaggio a Internet, compreso il primo
virus telematico: sperimentando sulla velocità di
propagazione delle
e-mail, a causa di un errore negli
header del messaggio, Arpanet venne totalmente
bloccata: era il 27 ottobre 1980. Definendo il Transmission Control
Protocol (TCP) e l'Internet Protocol (IP), DCA e ARPA diedero il via ufficialmente a
Internet come l'insieme di reti interconnesse tramite questi
protocolli.
Internet in Italia
L'Italia fu il terzo Paese in
Europa a connettersi in rete, dopo
Norvegia e Inghilterra, grazie ai finanziamenti del Dipartimento della
Difesa degli Stati Uniti. La connessione avvenne dall'Università di Pisa, dove era presente un gruppo di
ricerca fra i più avanzati in Europa. Alcuni dei componenti del gruppo
avevano lavorato a contatto con quelli che poi sarebbero stati considerati
i padri di Internet,
Robert Kahn e
Vinton Cerf. Fu proprio Kahn a convincere i
suoi superiori a finanziare l'acquisto delle tecnologie necessarie (Butterfly
Gateway) per il gruppo di Pisa. Il collegamento avvenne il
30 aprile 1986.[3]
Nascita del World
Wide Web (1991)
Nel
1991 presso il
CERN di
Ginevra il
ricercatore
Tim
Berners-Lee definì il protocollo
HTTP
(HyperText Transfer Protocol), un sistema che permette una lettura
ipertestuale,
non-sequenziale dei documenti, saltando da un punto all'altro
mediante l'utilizzo di rimandi (link o, più propriamente,
hyperlink). Il
primo browser con caratteristiche simili a quelle attuali, il
Mosaic, venne
realizzato nel
1993. Esso
rivoluzionò profondamente il modo di effettuare le ricerche e di
comunicare in rete. Nacque così il
World Wide
Web. Nel
World Wide Web
(WWW), le risorse disponibili sono organizzate secondo un sistema di
librerie, o pagine, a cui si può accedere utilizzando appositi programmi
detti
web
browser con cui è possibile navigare visualizzando
file, testi,
ipertesti, suoni, immagini, animazioni, filmati. Nel
1993 il
CERN,
l'istituzione europea dove nasce il World Wide Web, decide di rendere
pubblica la tecnologia alla base del World Wide Web in modo che sia
liberamente implementabile da chiunque. A questa decisione fa seguito un
immediato e ampio successo del World Wide Web in ragione delle
funzionalità offerte, della sua efficienza e, non ultima, della sua
facilità di utilizzo. Da tale successo ha inizio la crescita esponenziale
di Internet che in pochissimi anni porterà la rete delle reti a cambiare
la società umana rivoluzionando il modo di relazionarsi delle persone come
quello di lavorare, tanto che nel
1998 si
arriverà a parlare di "nuova
economia". La facilità d'utilizzo connessa con l'HTTP e i
browser, in coincidenza con una vasta diffusione di computer per uso anche
personale (vedi
Storia del Personal
Computer), hanno aperto l'uso di Internet a una massa di
milioni di persone, anche al di fuori dell'ambito strettamente
informatico, con una crescita in progressione
esponenziale.
Diffusione
Se prima del
1995 Internet era dunque relegata ad essere una rete dedicata alle
comunicazioni all'interno della
comunità
scientifica e tra le associazioni governative e amministrative,
dopo tale anno si assiste alla diffusione costante di accessi alla rete da
parte di computer di utenti privati fino al boom degli anni 2000 con
centinaia di milioni di computer connessi in rete in parallelo alla
diffusione sempre più spinta di
PC al mondo,
all'aumento dei contenuti e servizi offerti dal Web e a modalità di
navigazione sempre più
usabili,
accessibili e
user-friendly
nonché a velocità di trasferimento dati a più alta
velocità di
trasmissione passando dalle connessioni
ISDN e
V.90 alle
attuali e ben note connessioni a
banda larga
tramite sistemi
DSL.
L'evoluzione: Internet2
Fino all'anno
2000 si è temuto di dover
reingegnerizzare ex novo l'intera Internet (si parlava di Internet2) perché il numero degli host indirizzabile attraverso il
protocollo IP era vicino a essere esaurito (IP shortage) dal numero
di host realmente collegati (oltre alla necessaria ridondanza e alle
perdite per motivi sociali). Il problema è stato parzialmente
evitato (o posticipato) con l'utilizzo della tecnica del
NAT/Gateway mediante la quale una rete
aziendale non ha bisogno di un range ampio di
indirizzi IP fissi, ma può
utilizzarne uno più ridotto con anche un buon risparmio economico. Oggi,
come soluzione definitiva, si è fiduciosi nella possibilità di migrare in
modo non traumatico alla versione 6.0 di IP (IPv6) che renderà disponibili circa
340 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di numeri IP
indirizzabili. I processi di convergenza in atto nell'ambito ICT, media e
comunicazioni, indicano inoltre la sempre più probabile piena integrazione
nel prossimo futuro della rete Internet con la rete telefonica già con la
tecnologia
Voip, nonché la parallela fruizione
di contenuti informativi tipici di altri
mezzi di comunicazione come la
televisione e la
radio in un'unica grande rete. Se
infatti da una parte i primordi della rete sono stati caratterizzati dallo
scambio di dati quali i contenuti testuali e
immagini statiche, l'evoluzione
futura della rete va verso la sempre maggiore diffusione di contenuti
multimediali quali ad esempio i
contenuti
audio-video (es.
streaming,
Web Tv,
IPTV,
Web Radio) che ne aumentano
enormemente il
traffico complessivo e il relativo
carico sui nodi o sistemi interni di
commutazione (router) e sui
server, vuoi anche per l'aumento del
numero di utenti connessi in rete al mondo. La soluzione più praticata a
questo problema è la decentralizzazione delle risorse ovvero
sistemi di rete distribuiti (es.
Content Delivery Network) in grado di
gestire l'aumento di traffico, mentre per far fronte all'aumento di
banda necessaria sui collegamenti
sono da menzionare nuove e più efficienti tecniche di
compressione dati che hanno reso
possibile il diffondersi di servizi sempre più evoluti e pesanti. Sotto
questo punto di vista l'evoluzione della rete dal punto di vista dei
servizi richiede anche lo sviluppo di un'infrastruttura di
rete di accesso a
banda sempre più
larga con la realizzazione delle
cosiddette
Next Generation Network per sopperire
all'aumento di
traffico previsto e la fruizione dei
servizi stessi dall'utente finale. Gli stessi operatori che dovrebbero
investire sulla realizzazione di tali infrastrutture richiedono però un
ritorno certo dell'investimento ovvero una convenienza economica che
risulterebbe invece molto più a favore dei grandi network o fornitori di
servizi e contenuti di rete (Google,
Youtube,
Facebook,
Twitter ecc...) sollevando così il
problema della cosiddetta
neutralità della rete o meno. La
natura globale con la quale è stata concepita Internet ha fatto sì che
oggi, un'enorme varietà di
processori, non solo apparati di
calcolo in senso stretto, ma a volte anche incorporati in maniera
invisibile (embedded) in elettrodomestici e in
apparecchi dei più svariati generi, abbiano tra le proprie funzionalità
quella di connettersi a Internet e, attraverso questo, a qualche servizio
di aggiornamento, di distribuzione di informazione e dati; dal
frigorifero, al televisore, all'impianto di allarme, al forno, alla
macchina fotografica: ogni processore oramai è abilitato a comunicare via
Internet. In tal senso dunque un'ulteriore evoluzione della Rete,
propugnata da alcuni, potrebbe essere l'estensione della connettività agli
oggetti taggati del mondo reale dando vita alla cosiddetta
Internet delle
cose.
Pubblicità in Internet
Internet si
sta sempre più affermando anche come canale
pubblicitario, promozionale e
commerciale. I suoi vantaggi sono
dati dalla possibilità di effettuare quasi dei collegamenti virtuali
one-to-one a costi estremamente competitivi. Al giorno d'oggi, Internet è
sostenuta e mantenuta da un milione di imprese commerciali; innumerevoli
sono ormai i
siti web di grandi e
piccole medie imprese, nonché
portali di
e-commerce. Esistono in Italia
diverse società specializzate nella
consulenza commerciale via Internet.
Nel 2008 la raccolta pubblicitaria in Italia tramite Internet ha superato
quella tramite canali
radio.
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